Volontà - anno XI - n.10 - ottobre1958

1iano, quindi, astenuti dal lanciare parole d'ordine. Ma da quando !"anarchismo ha fatto la sua apparizione nella storia come mo\'i• mento, ,è stato sempre compito dei suoi se• guaci fare propaganda per convincere e persuadere (non per imporre) qunl'era la direzione anarchica in ogni fatto della no– stra vita di uomini, di lavoratori, di eiua– dini. E, 1anto più da\'anti a situazioni nuo– ve che si presentano nella storia, coloro che, senza appartenere ad una élite, \'edo– no chiaro il da farsi, hanno il dovere di esprimere il loro atteggiamento, di sug– g'érire proposte e consigli. Libero ciascuno, poi, di regolarsi secondo la pro1iria co• scienza. Dal reforendu1n indetto da l,e Morule ·1,;. berlaire attraverso le 16 risposte dell'in– chiesrn promossa all'uhima ora, difficile è capire quale sia in proposito l'opinione dei responsabili <lcl giornale. mentre una buona discussione preli111inare sullo stes– so foglio sarebbe stata ccr1a1nen1e pii1 uli– le e più oricntalrice. Diamo comunque, per sommi r-api. i ri– sultati di tti.le inchiesta. P. V. Oerthier, do1io a\'er affermato tr-n l'ahro che: « Noi ri/ìuriamo di votare sor– to la minaccia un testo elaboralo unilote– ralmente da un gover110 che Jro ri()f'VUIO l'investiluro nefl'infamio. nello &marrimenlo e nella paura,i dichiara che: «volare o as1e– nersi, è la sola soluzione lasciata alla co– .scien;;adi ognmw di noi 11. Sette com11agni si sono pronunciati deci– samente per l'astensione, gli altri 0110, pur e&emlosi dichiarati contrari a quelle vota• zioni che hanno lo scopo di dare a certi uomlni deleghe di potere ed avere fauo disLinzione tra referendum ed elezioni po– liticlic, sono fa\·orevoli a partecipare al re• ferendum per respingere con il loro NO la Costituzione. Ecco qualcuna delle principali ragioni che essi adducono: - il referendum è l'csrressione della rnlontà popolare chiamala a dare il suo parere su una questione precisa, perciò è basato su un principio eminentemente democratico; - la Costituzione De Gaulle è la Costi– tuzione della dinatura; è lume sen•ir<Si del vo10 per rifìu1arla; - più NO ci saranno nelle urne e 11iù De Gaulle potrà rendersi conio dell'oppo·- siziane che esiste nel paese; - vota11do NO si ribadisce un principio defi11iti\'amen1e acce11ato: quello dell'nnti– statnlismo. Ecc. Sarebbe facile dimostrare la poca con– sistenza e l'erroneità di lutti queSti mo1i– vi. che sono gli s1essi che fanno capolino ad ogni consuha,.ione elenorale. ì\la a demolire 1ali giustificazioni servono ouimamente le ris1>os1e dei compagni che hanno dichiarato di astenersi. lnfaui essi dicono: - 1iarteci11arc ad un referendum. anche per dire di NO significa contribuire a creare un'o1>posi1,ione di maggioranza che, a sua volta, potrebbe presen1are una Co– stituzione conlro la quale 11oi dovremmo \'Olnre ancora nega1ivamen1e (il gioco non finirebbe più); - la 1iartecipazio11e al referendum è già in se s1essa un riconoscimento della vali– dità di un governo che ha 11romosso quella comultazione e un riconoscimen10 della \'lt· lidirii. di essa; - la par1ecipazione al referemlum signi– fica m:intenere in vita un'illusione sull'uti– lità del \'Oto che, in\•ece, ,;i è a\'\'erato i- 1rntilc e noei\·o; - 11ar1eci11areal referendum significa ri– nunciare a cercare ahrc vie di azioni 11iù efficaci onde uscire da una situazione dif– ficile o confusa; - non è dicendo SI o NO ad tma Costi– tuzione· che si possono difendere lt• no– stre liber1à individuali e sociali: - il \'OIO non ha mai f'amhiato IH'S$Ulla realtà sociale o politica. L'azione feconda e duratura si S\'olgc iu altri campi e fuori degli uffici eleuorali. E' bene ricordarselo e ricordarlo attorno a noi. in certe occasioni. E' quello. appunto, che abbiamo ,·olu10 dire anche noi, con la critica fraterna (at– la più sopra. E non c'è bisogno di dire che siamo completamente d'accordo con gli a- stensionisti. 573

RkJQdWJsaXNoZXIy