Volontà - anno XI - n.10 - ottobre1958

\ere \afore 1,cr lulli i pac~i atlerenti al- 1'0.\U, Pt1r1erulo clalta considerazione che l'infanzia. i11 molti paesi del mondo, non e pro1e11a e dif1'$3 t'ome do\'rebbe esserlo, l.1 Carla in ,,ue,iione riafferma il dirillo del fanriullo a H\Cre 1t in un luogo sano, ,ul a,erc un nome e una naaionalilà, ad a– ,ere sicureua sociale, incolumi1à e pro1e: zionc, ad incrc una famiglia, u11'cducazio- 11c gr11111irn, 1trcccdenza 11cll'11ssi~tenza 1rnb– blira, a,I c,~cr difeso citi ogni dru11ame11- ro morale. sociale ed economico. a non es– ~ere ,inima dell"odio razziale o nazionale. a e~sere rec1111era10nel caso 11rescn1i mi110- ri1U ,,~ichirhc o fisit'he 11. L'a111orc ddlo scritto o,;scrva che 11011 si tratla di un'inizia1i,·a ret<,rira, 11Jadi una inizia1i,·a l'l,c risponde atl un'esigenza rea– le. Nessuno 1mò meUerlo in dubbio, spe• cie noi i1ali1111iche conoscitimo -la gran– ile miseria delle famiglie nun1crose. sopra– lullo nel ~ud-llali11. ~fo rome 1101rà avern 11ualchc eonscguen,rn prn1ic11 nel nostro paese? U" dichiarazioni sono belle. le Carte pure (e non abbiamo anche tan1e belle cose riaffermate nella noslra Costi– tuzione, proprio anche a pro11osi10 clell~n– f:mzia ?) mn 11011 è dall'ONU che potri sor– gere il mo\'imento di 11rotcr.io11ee tli difo– t-a dell'infanzia per il nosiro pAesc. Si sa che c'è l'obbligo scolastico tino ai 11 anni, ma r:iò nonos1ante c'è un metzo milione all'anno di ragani che 1i soltrag– gono a quelrobbligo; anzi non arri\'auo neppure II conseguire la licenza elementa– re. E non è che le famiglie 11011ci tenga– no a mandare n scuola i loro btimbini, ma è perehè non hanno neppure i soldi per 11oterli ~•es1ire un poco decc11tcmc111e (a parte la nos1ra mancanza di scuole e di insegnanti). Cosi, se i genitori fanno la– vorare innanzitcm110 i loro fìgli non è percl1è 11011 li amino ,. 11011 comprendano che la salute tlci loro bambini ne è dan- 11eggia1a, ma scmplicemen1e pcrchè non possono fare a meTio del loro aiuto. Per difendere i nostri fanciulli, bisogna inrominciare qui in Italia n rompere le sor– diti, morali dei ricchi, dei 1la1ori di lavoro, i quali debbono 11agare meglio i lavoralori, bisogna promuo,eN: tutte quelle iniziati,e 572 che po.s.sonu n<'i'ogliere i bambini che ri– mangono nella 1.irnda, fare 11iù scuole, as– sicurare il minimo nc('essario nlle famigTie pcrchè po:Ha110 in\'iare a scuola i loro fi. gli. Fare. <'io~. quello che Danilo Dolci sia r.-ccndo a Par1inico. Oli anarchici francesi e il referendum Quarulo 1111cs1arivisla usririi i francesi nvranno fl,'ià rispos10 SI o NO alla Costi– tu:r.ione che De Gaulle ha llft'J)aralo in 11ues1i mesi in cui ha escrrilato il 1,01ere a\'Ulo iu -'Cguito alla rivoha ilei l'olunnel– li d'Algeri. In vista ili 1111d rcfercntlum, il uos1ro Mnfratello L,· Monde Libertoire. di ago– s10 A\C\a orgnniuato un'inehics1a tra i compagni per conoscere quali erano le ra– gioTii chr pote\ ano coTidurre alro..tte11.1io- 11e o alla partecipazione. Le discussioni non sono mai lropJJe, nep– pure in mc:i:zo II noi. C'i: sern111e bisogno di chiarirci le idee; ed inoltre ci sono i giovani che vengono a noi e d1e aTicora 11011possono coooscere bene l'orientamcn– lo anarehico di lroTite alle nuove situazio– ni o alle situazioni confuse. Ed è un buon coslume non dare mai una tradizione di un movimento 1>er sco111a1a e non ripetere principi come &e fossero dei dogmi. Però, chiedere se ci si dc\t'i as1enere o 1rnr1ecipare al re/erc11dum indetto ila De Gaulle che è, ripe1iamolo, al 1101ere per In volon1à dei militari, dei colonialisti e tiella destra francese, e per mezzo lici qua· le si vuol sa1,cre se una data Cos1i1uzione (che da J. P. Sartre è stata dcfinila • del tlispreuo •) clcw• o non deve c~re alla base Jella futurn V Rt:puhblica, può dare l'irupressione che esistano delle incerle:r.ze e del disoricnlamrnto lr.r gli anarchici francPsi. E' comprensibile la preoccupazio– nt' ( esprell!'la dai resJ)onsabili del giorn11le anarchico 1>arigi110)di non ,·olcrsi assume– re nessun ruolo direuivo che 1108sa con– fonderli con i « maestri del pensiero che intlica110 alle ma.s~c la direzione da 11~11- dcre cd il cammino da seguire l) e che si

RkJQdWJsaXNoZXIy