Volontà - anno XI - n.10 - ottobre1958

UN MAESTRO: REMY DE GOURMONT R ITOHNARE ai libri ed agli au- tori che hanno riempito di 1>en– sino vi~ilc cd indagatore, d'in<1uie– tudinc ma and1e di speranza I., no– i-Ira ~iovt>utù i- cosa sempre bella e dw fa piaeerc. Sopratutto ::,e. opere cd uutorc riescono ancora, dopo molli anni, a farci sentire tutta la frt·:;<·liczzu df"I loro pensiero e a dar– f'i lt1 ~i(•url'zza che il giudizio dato e• rif't•vuto $li uomini, avvenimenti e problemi c-hc ci hanno lormenta– lo non ('ra il risultato di una 1110- m<'ntanC'a e 1>a~:-eggera im1Hc•-.-.ionf" 1 quindi fa<"il111c11te fallace, sempre li– mitala. ma al contrario cs:-tl {' durn– tura e 1>rofonda c:-sendo rimwiia ad undun• oltrr il momento fn)!gevolc cd a fissare un as1)et10 e1crn11 della <111r,.tionc o del prohlenrn. Hito1·n:1r(' a queste op,-re e poter– vi ritr111·r1• nuovi inst>gn.nncnti, e,•. co il ~f'gno sin1ro e :,i1wpro dt·ll'im– pol'l:mza di un'opera. nl contrario di all rr d1e si i-Ollo amate in gio- ven1ì1, ma che ora non si polrebbe. r-o pili avvicinare pcrchè ci scmbre• rebbero vuole e le loro parole senza più alcun si~nifìcato. I ,eri maestri souo quelli ai quali ci si può a,•vi– cinare in ogni mollll'nlo della ,·ita e dai ,,uali .!ti può ricC\'Cre sempre la parola esalta cd <'(Jtiilihratriee che conferma l"eternità ,!cl loro pensie– ro e giudizio. JI ccnt('nario <lc·lln nas('ita di Renw de Courmont ,·he capita quesl'anno. mi ha 1wrtato a rileg– i?ere alcune i.ue opere (' vi ho ritro– \'ato tutta quella rit•f'hezza di pen– i:.icro dl(' vi llVf'\'O tro\'ato <1uando lo le-:si per 1a prima volta qua– rant'anni fa. L"oceasionc poi mi ha ~pinto a rivedne I<' vicende della sua vita. d1e :.ono poi tutte vic·eode di pf'n"icro. 1wrd1l• di qm,sto ::-olo era ricco e di quct'\IO 1-olo visse. Per una mala1tin <·he !,(li avcvu sfigurato il viso, cp;li per lunµ,:hi anni Cece vita ri1iratissimu, co1111)letumente de– tlicala allo :.!uclio f•d alle vi(·cnde ili 1111 dato 11erioilo. si ~ono mostr.11r 11oi err.11r! E ri sono ronlinuanlt'lllt:' :,,rienziati, l'lllllioc;j d1c debbon ri,ederc :,,e s1e,bi o completarsi. IJar\Oin non 1,n eert:mwnll· polut,> prt",rdl:'rt' tutto rnunria,ul" lo "Ila lf'uri11. I 1f111ti questa ,f'nnt• rompletala r spit!l,'BIR da Il. 111?\ rie,. clit· trmi1 ,,hr l',•,ol111.i1,nr procede a shalt.i continui. con hrusrhi ra01biamcnli comr se ne pos,.ono o.. ,.,.nar;• •111ulrlw volta (vi•dt"rt• o 1111cs10 propo~ito un arti1'olo ili un11 seicnzinto ~ La 11rn,:olir;i e l.y!!t•nko a in Vofo111i1 (a. IV, n. 3). ,\ncht• sulle 11•rità scientifiche uou si può mai giur.ire in un modo ossoluto, e no·n biso~nn csscrr u adQratori della ~rit11zu ,1 così come lo ha fotto c1wire molto bene A. Prunicr in Vofo11r(f (n. 8-9, ago,.10 e seuembre) (n.d.r.). 5-11

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