Volontà - anno XI - n.10 - ottobre1958

lologia, nella tiualc !:òOOO dP~<·rifle le deµ:enernzioni ,·ornplessc cui vanno in('onlro tiuei <"81lolavori. o per cau– i-a di nA:enti mi<•roscopid e ultrami– c-roi-<'opic-i, o pcr degenerazione ve– rn e 11ropria cli 1rnr1i d'un orµ:nni– smo. In eerli <·al'-i poi la nnlura a;;.– Hlme forme di squilibrio tali da di– ~oricnlarc addirittura ogni buona in- 1rlli,:i:r11z11 ed og:ni buona dispO!-izio– nc di ollimismo. Dai ~uoi inrstricabili labirinti in– fa11i dcri,ano cose come <1uesle. Una donnu il t·ui sat1/,!Ue è sfornilo di ag• ~lutino~('no Rh, rimane i1l(·in1a con un uomo posi1ivo di tale fa1tore; eb– bcnt": Ira il suo 1rnngue e qurllo del fìi;!lio, che sta per concepire. si' i-ta– bilis<'<' una lotta d1e spesso finisce o con la mori<' del figlio o <'On la mort(' di rntrnmbi. li renomcno dai <·ompetenti è d1iamnto eritroblasto• si fo1ale 1 • ~on meno strnni sono p;li ahri fot– ti destrilli nt:"lle <'Of:.iclelle di.,proti– d,·mir umane. anomalie in c-ui alcu– ne :::o~t:mze. o. <·omc le d1iamano, frazioni ,-:lobuliniche. prodotte dal 1 Pro11rio recen1em1•111cin un 1·on1tres~o di clinici a Roma si è parlalo della !'-Ìlua• r.ione Rh. dei co11iu,:i: <'ioè del U:!-O in eui uno di essi sin por1a1ore del male cmatologito lld snugue. Un 11,r11p110 di clinici ha solloposto al Papa dei c111esi1i per ~apcrc se nel caso rhe si presenta11se la 11i1u:1zione Rh. nei coniugi ~si do,·cuero ll<'onsigliare lo scioglimento del malrimo• nio e SNlnsigliare la procreazione. Il Pn11n ha risposlo che vn consigliata, aur.i imposta la visita 11re•matrim'onialc; sc::onsigliala la pro<'reuione ma non im11c• dita. e che il matrimonio non si può scio– gliere. Anrora una vohn prohlcmi essenzialmen– le sricntilìci ed individunli debbono rice• ,·ere il crisma dell':w1ori1à ddla Chie• 11a (n.d.r.). 526 pl11~111a su11gui!Q10allo S('o1>O <li pro– teggere l'organismo da attacchi e– sterni. a temperature al<1uanto bas– sr, auaccano i globuli rossi dello :-lesso !-angue induecnJo l'rq)parizio– m· dcll'autoemolisi e quindi il fo. e-ile passaggio dell'emoglobina attra– ,,crso i rf'ni. Se, a s<·opo di chiarire questo ar- 1,lomento, si volesse <'Sl'lllplificare uu pò llill ampiamente, ei sarebbe da :-,cri,·ere dei libri. Ma che importe– r<·bbc? Le J)Crsone ,·h<- brancolano in mm n1lturn errnta ed hanno pNeiò una formazione psieologl<·u e men1ale ormui compro111cssu da pre– p;iudizi, non capiranno nemmeno I-<'" inqrnrass<'ro a memoria tutta la pa– tologia degenerativa da cui balza d1iaro il concetto della incapacità " quindi della imperfezione della na– tura. La quale perciò non può asso• lutameule es!-er ~uidala da mano in– fallibile e sicura. come altri preten– de, bensì da euergic fceonde, razio– nnli ed irrazionali in-.iemc. talora d·nccordo ed iu armonia Ira loro, d"ondc il pro~resso cd il buon esito delle cose; tnl altra, in"c<'e, in squi– librio e disac-c-ordo, d'ondc la dege• nerazione (•d i progrei-si im·olutivi delle eo:-c: dalle fisiche a <1uellc bio– lop:iche e menlali. La vita, intesa nel suo ampio con– ceno cosmico, è dunque loua; ogni essere in essa combaue per affermar– si o per lo mrno per ottenere un successo <1ualsiasi. Ma l'essere o la cosa che si ac-(•inge ad ottenere un ~ucc-esso qunlsiasi, come abbiamo vi– ~10, non è sicura di raggiungerlo per• chè attraverso il suo cammino può rimanrrc compressa, o per iniziati– va d'altri esseri e cose, o come ri– ~})O"'lae r<!:nzioue ad un proprio ten– rarivù di c-om1>rimere altri. Ciò per-

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