Volontà - anno XI - n.10 - ottobre1958

L'UOMO E LA NATURA SI DICE CHE la natura sia per- fetta e che tutto ciò che è gua• alo lo si deve all 1 opera deleteria del– l'uomo il quale si allontana dalla guida infallibile di essa. Questo co11cet10 superficiale cd in r-erto senso anche calunnioso, che ha senza dubbio un vasto significato in <1uanto ordinariamente riverito in tutti i campi della cultura: dalla 6- losofìca, alla scientifica ed alle cose 1>rntiche, deriva soprauutto dalla cultura crratu venutasi formando dal tempo dei greci, cultura secon– do la quale si crede a un dop1lione di materia e spirito, ad un soggetto 1>cnsante e ad un oggetlo inerte e 1>assivo, ad un corpo e a un'anima, e così via. Pertanto trova più che giustifica– zione il seguente detto: « L' nomo che si allontana dalla natura defor– ma e corrompe le cose ». Come se la cosiddetta natura fosse esente da questa rapacità corrompitrice e de. formatrice! Chi fa, in.fatti, un'analisi relativa– mente accurata su tal argomento si persuade tosto di quanto infondate e gratuite siano le affermazioni di questo genere. Innanzi tuuo vedi amo se la natu– ra sia proprio perfetta. Ogni cosa ha la tendenza a aive– nire quello che le energie in essa contenute si sfor.lano di fare; la riu• scita ed il buon esito di essa è com– pito più o meno incerto, dipenden– te da un complesso ed anche da una ridda di fattori i quali possouo de– terminare l'illanguidimento o lo sfa– ccio totale. La meta, dunque. non i• un compimento sicuro su cui si può contare con matematica preci– sione, ma ha uu contenuto aleatorio ed è cosi eloquente che perfino gli .stolli lo vedono con chiarezza. TalC' Ccnomeno, ehc è poi la inne– gabUe logica di tutte le cose. dalle fisiche a quelle biologiche e (unzio– nali, da quelle accadenti ncll:.1 vita vegetativa e animale ai fenomeni so– eiali, in cui l'uomo dispiega la sua intelligenza e il suo senso di morale, ci dice con chiarezza che nella di– namica universale, nella quale si ar– ticola tutta la vita, esiste sì una 1>cr~ Ic11ibili1à, ma insieme una i■capnci­ tà a condurle tutte verso il cor.npi– meuto lelice, cui ogni cosa vorrebbe arrivare. Sono c,•identi gli sforzi, i couat.i che le cose mostrano nel loro cammino; sforzi e conati che hanno carnueristiche diverse, ma soltanto formuli, nei tre mondi inorganico, organico e sociale, mentre evidente– mente hanno un fondamento sostan– ziale identico: il df'sidcrio e la bra– ma dell'armonia e della perfezioue. Lo studio fisiologico di piante, a• nimali cd uomini è una consegueuza immcdia1a di quello biologico: tutti e due questi rami di scienza ci ri– velano una realtà piena di armonia, in cui fanno risalto i capolavori del– la natura. Ma in veritù la rcahì, non s'esauri:.cc tutta qui: esiste, purtrop– po. Lm altro ramo di scienza, la pa- 525

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