Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

LETTERE DE I LETTORI I La criei fraoce8c ..•Leggu nell'ultimo numero di JlolontO la lettera di Samson e la ril!lposta di G.B. E rileggo, nel penuhimo nmnero, l'edito• riale che è all'origine di questo scambio di corrispondenza. Avevo anche lello atten, tamente il supplemento di 4 pagine di Te– moin del mese scorso, che certo ivute ri, cevuto anche voi, il cui titolo è « Le dé– mon dc l'analogic 'li ( Il demonio dell'ana– logia). La tesi sostenutavi (a parte l'analisi del– la situazione), che De GaulJe debba CMe• re considerato, se non come un'ancora di salvezza, almeno come ttll • minor male», al quale ci si dovesse rasscgn11rc, mi ave,•a lasci:uo perplesso. Tanto più che proveniva da un « ,·ero » francese, certamente bene informato, e di prima ma– no; tanto è ,•ero che se ne avessi avuto il tempo gli avrei scritto per esprimergli il mio stu1>orc. (A que!to proposito, ancor prima del messaggio di Samson avevo scrit• to a compagni francesi di Monde Libertni– re, per chiedergH notizie precise sulla si• tuazione e sull'ancggiamcnto dei nostri compagni di fronte a11a ste.Ma. Avrei vo– luto inserire, nella parte francese.. del no• s1ro modesto foglio ù Reveil una corri– spondenza dalla Francia. l\la questa non ,,enne. Per tenermi bene informato sulla situazione fr:mccse, seguii gli ottimi artico– li di Parane, tanto su Yolont<l quanto su L'Adunnta cd ho tro,•ato pure molto in1c– ressan1i gli articoli di C. Pio,·enc, che a mio parere sono informatissimi, su Epoca (8 giugno) dal titolo « Preparavano da 10 anni la marcia su Parigi»). Per toruarc al mc.Maggio del redattore di Temoin, può darsi che la sua tesi ri.ipon• da per lui alle e!igcnze di una 11ituar.ione da noi non voluta, ma il credito che egli sembra concedere a De Gaulle - nono– .stante le nnalogie dal Sn111sondeprecate del passato - credito espresso unche in un suo articolo sulla «Coo1,era1ion» i condi,·i:so da Edond Pri,•al - non mi corwince in nessun– modo. E non risponde cerio allo spirito ri– voluzionario che ci C staio sin qui sem– pre di guida, li prossimo avvenire ci diri se gli scru– poli del • puro inlcllettuale • avranno avu– to ragione del nostro peMimismo di vee<:hi militanti della lotta sociale. Ginevra, 4-8-1958. C. F. Poco dobbiamo dire a C.F.. Egli. condi- 1,·ùle le preoccupa:.ioni che già dicemmo in occ(IJione dell'avvento al potere di De Gaul– le e della situazione critica in cui si. trovò la /:rancia nel maggio scorso. E' certo che Samson ave11a ragione di dire cf1e le sue opinioni ed il .,ua sioto d'animo erano con.– divi.,i dolla maggiaran:a degli uomini di. 1i,1istra che preferir;ano la solu:ione De. Gaulle, llllll guerra cùiile (che pare non fosse IICppure possibile). Abbiamo potuto rendercene conto con contatti JMrsonnli a– rnti ultimamente nella capitale francese. Sulla situazione frnncese, anche in que• sto rumiero, c'è 11n. abbonclante materiale di due osservatori francesi che si trova,10 sul posto. Queste corrisponden:e sono, p erO, nnteriori ni recenti gravi faui di terrore scotenati a Marsiglia ed in altre città da appartenenti al. Fronte di Liberazione Na– zionale algerino, con il quale la Fr<1rrcia dovrebbe trattare se vuol mettere fine alla g11erraed agli alti. terroristici. Ma Dc Gaul– le, 11onostnnte il cred1'to clic molti gli dan– no, rimnne prigioniero dei colon8, dei. CO· /onne/li, degli 11aminidel 13 maggio scorso. Pare che la Francit1 si trovi, oggi, allo stes– so punto in cui si tro11ava con i governi precedenti. Il bubbone olgeri110 110,l si svuota co11la «grandeur» di De Gaulle, ma affro11la110 C-On coraggio tutti i gravi.$Simi problemi relativi all'Algeria. Ecl i proble• mi reali della Francia non sono la Costi– tuzione e il Reforendum ma la fine della guerra i~ Al&eria, con una pace; clic so- 509

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