Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

colrulro/e mililore e ln minimo inipruden:o può ove.re con.1eguen:e terribili li egli scriTe~ fra l'altro). Si ha quasi l'impnissiooe che !lolo Krusciov sia il campione della pace e il difensore (proprio lui!) dell'indipendenza e tlella SMranità dei popoli, La diplomazia del Krcm• lino ba indubbiamente, in questo affare, molti punti di vantaggio su quella occidcntule. Distensione. La gente può partire in ,,aean:ca con un :mimo più leggero. La conferenza al ver1ice non c'è 1na1a: al suo posto c'è suua una sessione straorcli~ naria dell'Assemblea generale dell'O.N.U. per regolare la si1uazionc che si 'era creata nel Medio Orierue clopo i falli dell'Jrak, con un inter\'cnto di Eisenhower e la prcscnzB dei miniflri degli affari esteri inglese, nisso cd il scgrelario di Stato americano, i più interessali nell'affare, e i rapprell'entanti degli ahri paesi che fanno parte dell'O.N.U. Come era da pre,•eclcre la eonforcnza non ha afJronlato nessuno dei gravissimi pro• hlemi dei popoli del Medio Oriente e t1mto meno ha cereato di ,·edere quali sono le cause vere (non la istigazione comunista, nè Nasser ecc.) ciel caos e ciel malconten10 di quel paesi. Dopo molte discussioni i par1ccip1111tihnnno nppro\'alo all'unanirni1à la mo• :adone presentata dai popoli arabi (R.U.A.) (respingendo una mozione norvegese e ri• fiutando anche il piano Eisenhower) che chiede il ritiro delle truppe anglo•amcricane~ dentro il più breve tempo possibile (i1are entro il 30 seuembre). L'unica soddisfaziollc data agli occiden1ali è che questa decisione è stata presa sollo l'egida dcll'O.N.U. e che il riliro 1lelle forze militari dai paesi ocCuJ>ati av\'errà sono la sorvefl;lianza del segr.:• iario dcll'O.N.U., Hammarskild. Magra soddisfazione, per un'operazione coslosissima e che ha rischiato di 11recipi1nre il mondo nella catastrofe. · La tlis1ensione (molto relnti,•a) sarà solo mome111a11en. 11 mondo arabo si è messo in moto e non ,·uol pili saperne lii regi111idispotici. fcu. dali, di Stati creali artifìciahnent~. che non hanno nessuna ragione etnica o storica di su&Sistcrc, e non ,·ogliono piìi accettare la politica colonialista arneri<:nna ed inp;lcse. L'operazione Libano-Giordania, confronlala a quella di Suez, ha messo ancor 11iù in luce qualcosa che va a tutto srnntaggio delle due grandi po1cnze occidentali: ehe i go•· ,·enii 'di ques1e due polenzc sostengono, appoggiano (quando non comprano) monarchie, gruppi, caste degli stati del Medio Oriente per poter consen•are i loro interessi econo• miei. Il petrolio per essi vale molto ili pili della volontà dei popoli che vogliono liberarsi tlei loro regimi dispolici e vh•ere 11iù uman11111enle.Ed ha dimostralo un'altra volta la doppiezza delln politica dei go,·ernanti occidentali i quali insorgono, prolulauo qu111do i n1.!!i soffocano i diritti dei popoli nei paesi delle loro zone di influenza, e poi inter– ,·engono arbitrnriamcnle (chi è che crede che il presidente Chaurnont del Libano abbia fatto appello 1pontimeamcnte a Wuhington?) con fone militari nel Suez, nel Libano, in. Giordania, o si lasci:\ che la gucrrn continui in Algeria ... (Tullo questo, naturalmcn1e, non cancella le simili e ancor piì1 gravi colpe di Kru– scio,· e compagni, I politid di Mo1ca se ne infischiano clcll'incliperulenza e della libertÀ dei popoli. Lo dimos1rano lenendo schiavi gli s1essi russi ed i 11opoli dei 11acsi II loro soggcni), · Coloro che per un motivo qualsiasi rinviano la rivista sono pregati di non cancellare nè il nome oè 1' indirizzo se , 1 ogliono che possiamo. prenderne nota. E chi cambia indirizzo è pregato di comunicare il nuovo aJI' Amministrazione di Volontà. 504

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