Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

munità dell'avvenire, trovano ogni garanzia di efficienza e di perfezio– ne non solo nell'agiatezza della co– munità, ma anche in quella mag– giore affettività che si può prevede– re quando, superato ogni assillo eco– nomico che isterilisce i cuori, gli uomini sono elevati dall' 4nimalità -alla moralità. Ma se volendo essere pessimisti, questa giustificazione ancora non ba– sta, bisognerà pure ricordare che nel sottofondo dei rapporti umani si nasconde sempre vigile qiiella bnttta ma anche efficace tutela, che è Ja forza. Gli uomini aspirando alla morali– tà alla spontaneità, olla virtii, e ri– pudiando la coercizione, dimostrano almeno in teoria di preferire il me– glio al peggio; ma questa preferen– za, se è ascetica, è pure una conve– nienza di ordine materiale, in qnan- to il mondo si regge anche sull'int~ resse. E, alla fine, è tornaconto d'o– gnuno, per istinto di conservazione, rispettare il prossimo, per evitare la vendetta, nel ricordo del monito d'i non fare agli altri quello che non vogliamo sia {atto a noi. Però questo fu~ace accento di pes– simismo dev'essere dimenticato, per– chè nella società dell'avvenire, fra le altre turpitudini del nostro tem– po, anche la vergogna dei figl'i e dei genitori trascurati o abbandonati sa– rà sepolta, vergogna che stando al coperto del sinistro pudore della no– stra vanità di nascondere queste mi– serie così intime, è una piagn gene• raie, ma tra le meno conosciute. (co11ti11uo) GIUSEPPE DELFINO COLPI DI FORZA MILITARI Densi sono stati gli av\'enimenti di questi mesi es1ivi, densi e tanto gravi eia farci temere, ad un dato momento, che la ca1:1.s1rofo stesse per precipitare, 14 luglio: ri,·oluzione nell'lrak, cerniera del patio Bagdad e centro del bacino del petrolio del Medio Oriente. T partigiani del movimento arabo occupano il palan!o reale, fanno strage del re, dei suoi familiari, degli uomini di go,·crno pii1 legati a1ln Jl.fonnrchia e pioclnmano la Repubblica. America ed Inghiherra vedono in pericolo i loro inlerCS!!i pelrolifcri ccl inviano imn1cdin1amen1e, la prima, « marincs » e navi. nel Libano, la seconda, 11aracàdutisti e ma– teriale <la guerra in Giordania. La pace, wc dicono, si salva mc11enclosiin stuto di guerra! Krusciov prOIC!ln, minaccia (« Abbiamo a11clic11oi le bombe atomiclie ») ed intima ai go,•crni americani ed inglesi di ritirare immedintnmenle tutte le fon:e militnri dai <lue paesi del Medio Oriente. 19 luglio: lettcra 0 ultinwrum di Kmsciov ai governi americano, inglese e frtmeese per la convocazione della famosa conferenza al «vertice•• a Ginevra, o in qualsiasi altra'. ciltft, per il 22 seguente, cioè a due g~omi di distnm:a dnll'ultimalum. La tensione è al massimo, per il caraltere di urgcn7,a della lettera-Krusciov e per il suo tono dramnrntico (« Siamo i,1 1m momento in cui il mondo è sulla soslia di uno 503

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