Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

ITALIA Una nuova politica C OME OSSERVANDO uo'aut;ca statua mutilata si è subito col– piti per quel che le manca, non si può osservare la situazione politi• ca italiana e i problemi che in essa si dibattono senza notare il vuoto lasciato da11a mancanza di un com– battivo movimento proletario che e• sprime le esigenze e la volontà rea– le del popolo. Non solo nello schie– ramcn10 politico non è trovabile una forza che pe1·segua obiettivi· anche particolari e contingenti relativi a11e condizioni di ,,ita delle masse popo– lari. ma la stessa azione sindacale si è oramai dis..;olla nel burocrati– smo de11e varie organizzazioni. Le rivendicazioni di categorie bisogno– se ed ancora organizzate come i con– ladini non rappresentano più moti– vi di miglioramento ma di(esa dei diritti già acquisiti e di contratti di lavoro che i padroni non vogliono piìi rispettare; vertenze che denun– ciano non già l'iniziativa proletaria ma (}UCIJa padronale. Ma ne1le cale• goric pili bisognose che sono Ja mag• gioranza del pOJ)Olo, come i pensio• nati. i disoccupati e i sot1ooccupati 1 lì non arriva organizzazione sinda– cale. Non v'è formazione sindacale o politica che difenda il loro diritto di vivere, che parli con la loro voce; è un enorme massa sofferente e mu• la. II suo dramma non appare nella cronaca politica nè in queUa sinda– ca1c1 appare soltanto sulla cronaca MINORE nera che registra suicidi e delitti iu un clima di esasperata miseria. La mancanza di un'azione popolare che imponga i suoi problemi e le sue di– rettive, permette ai problemi ed ai contrasti della classe dominante di salire in primo piano e ad essi è Ja. sciato un ruolo determinante. A questo pl'Oposito possiamo osser• vare due linee di politica (rn di esse divergenti cd in lotta piii o meno a• pertn. V'è la linea classica del capi• talismo italiano di questo dopoguer• ra, e cioè l'obbedienza alla politica americana e In fodèhà intransigente ai patti militari ed economici legati a questa politica. Tale linea sostenu• tn sempre dai nostri governi del pas• sato coo zelo ed oltranzismo, com• porla una nella scissione internazio– nale con l'opposto gruppo imperiali• i::tacd una netta scissione interna con le forze politiche che ad esso ci ispi– rano. Tale politica dovette inizial– mente lottare con impegno contro la sinistra parlamentare che poteva di– sporre di masse combattive. Pur esercitandosi l'opposizione so– cialcomunista sul terreno parlamen• tare, l'atteggiamento irrequieto e mi• naccioso cli queste masse di cui essi potevano disporre, condizionava la politica dei governi. Prostrata la combattività delle masse e relegata l'opposizione nello sterile gioco par– lamentare la vecchia politica avreb– be dovuto esercitarsi incontrastata ed invece uo, anzi proprio iu questi giorni sembra venire eoppiautata da 421

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