Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

un diverso atteggiamento politico maturato nel seno stesso della clas– se dirigente. Questa nuova linea del nostro capitalismo contrastante con la vecchia tende ad attenuare l'obbe– dienza alle direttive americane o per lo meno trasformare il metodo pas• sivo con cui quell'obbedienza s'è fi. nora esercitata, inserendo in essa ini– ziative di carattere nazionale. Que– sta indisciplina alla politica dei blocchi ( che non è un fenomeno e• &elusivamente italiano ma si mani(e– sta un po' su tutti gli scacchieri po• litici del mondo), è inspirata ad una nuova e spregiudicata nlutazione dei grandi imperialismi; non si con– sidera pii1, come in p8ssato, gli in– teressi nazionali in funzione degli imperialismi, ma si tende a consi– derare questi imperialismi in fun– zione dei particolari interessi emer– genti nella nazione. lo questa nuo• va valu1azione, si rifiuta di conside– rare nemico l'opposto sistema di al– Jeanze (acente capo alla Russia e non si disdegna il contatto economi– co e politico con questa parte del mondo, mentre nella politica inter• na non si ravvisa alcun pericolo Ti• voluzionario nei partiti di sinistra dei quali si sollecita la collabora– zione con particolare riguardo al par– tito socialista. Forse anche in con- 5eguenu del perdurare del sistema internazionnle di equilibrio, la real– tà è "ista da questa nuon tendeo• za che si affaccia alla diTczione po– litica, non più in funzione di una fulura guerra, ma di una grande competizione economica in cui an– che l'ltn1ia ha il suo ruolo e i suoi inleressi da far Yalere. La vecchia Jinen che fino a ieri ha improntato la politica nostrana. trova so8tcgno 422 nei gruppi monopolistici e nella grande industria privata, mentre la nuova politica che sembra prevale– re trova so8tegno nelle industrie di Stato e specialmente nell'ENI, l'or• ganizzazione statale del petrolio. Questo dualismo in cui si dibatte la nostra classe dirigente, trova gli uni contro gli altri i grandi giornali d'informazione, ma invece di trac. ciare un solco tra i partiti politici li ha sconvolti daH'interno, incomin– ciando dalla democrazia cri8tiana in cui le due tendenze già da qualche anno si danno battaglia con un fu– rore polemico che supera talvolta quello usato contro i partiti avver– si. Lo stesso turbamento può notar– si nel partito repubblicano, dove l'oltranzismo atlantico di Pacciardi tro\'8 serie opposizioni nella stessa direzione. Il partito comunista si tron al– l'esterno di questo dualismo e lo s(rutta a fini propagandistici, men• tre il partito socialista è pericolan- 1e (ra la tendenza a bloccare con la nuova linea inserendosi attiva• mente nelle forze governative e le resistenze ad abbandonare l'opposi– zione. Una posizione definita l'han– no il parlito 80cialdemocratico de– cisamente lavorcvole alla nuon li– nea ed il partito liberale decisa– mente favorevole al1a \fecchia. Già nella campagna eletlorale il proble– ma di questa scelta politica - che è problema di go,•erno e di potentati economici - si era posto in primo piano con una violenza degna di mi– glior causa, vertendo però su que– stioni interne quali le libere inizia– tive e gli inten·enti statali ed il pri– mo governo post-elettorale ha già se– gnato un punto favorevole alla nuo-

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