Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

nico (metodi organizzativi, problemi tecnologici o anuninistrativi, sfrutta– mento di impianti industriali, impie– go di macchine agricole, tecniche fi. nam:iaric, ccc.). I rapporti ufficiali, va infine notato, contengono talora anche consigli, a/ferma.doni, rileva– zioni, d'una evidenza o ingenuità sconcertanti - non molto dissimile da certa pubblicistica. (e didattica, e prnpaganda) americana. Dove però è lecito pensare che l'efficacia e lu (t produttività >1 di tali modi sieno molto più alte di quanto noi - cu– ro1>ei occidenrnli, diffidenti della semplicità e delle volgarizzazioni - vogliamo solitamente ammettere: specie qualora si compari la situn– zione europea e il suo ritmo di pro– gresso con i risultati,. diversi ma c– gualmentc reali, degli Stati Uniti e dcll' Unione Sovietica. 1 Ho raccolto la mia esposizione dapprima intorno ad alcuni proble– mi d' interesse generale (soeializza– :1.ione, meccanizzazione, produttivi– ti:1,ecc.), quindi suddivisa per settori economico-produttivi (industria, R• gricoltura, trasporti, distribuzione), infine centrata sugli aspetti pii1 par– ticolarmente sociali: manodopera e quadri, redditi, costo della vita, i– struzione, igiene, partecipazione delle donne alla vita economica e so– ciale, ccc.; e aggiunto in appendice, 1 Per avere un'immagine palpabile di una rcl11tionc ufficiale sovietica\ si pensi a un sandwich molto alto: in cui due ,ottili folle lii pane 1ieno la dottrina, il prosciullo -· il problema specifico, tecnicamente trattalo; gli altri delitiosi e piccanti ammcnieoli - le 11recipitate ingenuità, miste alle afferma• ti•ni della corrente pro1>aganda politico• economica; la quale suole esprimere la sua Jisapprovazione di un fatto o di uu melo• do, con l'epiteto di e a.statale•· un panorama della produzione del ]957 e del primo trimestre ciel 1958. Ma di questo mio lungo studio estraggo quei problemi che mi sem– brano più pertinenti a questa rivi– sta. Grado di socializzazione e di concentrazione nel 1956 Ufficialmente il grad'o di socializ– za::io11e dell'economia - da inten– dersi come somma del setlore nazio– nalizzato con quello coopcrativizl'-nto - era dato come puri al 99,9 per cento, ma tale rapporto escludeva - uhueno e sicuramente - il valore det patrimonio zootecnico dall'in– sieme del patrimonio nazionale fon– damentale e la quota del commercio privato (colcosiano) sul totale del commercio al minuto, che lo avreb. be ridotto sensibilmente; e include– va, invece, nel valore lorcl'ocomples– sivo della produzione agricola la parte prodo11a dai colcosiani, sui lotti. in usofrutto privnto. Ltiatti al primo ottobre la metà dei capi bo– vini, il 43% dei suini, oltre un quar– to degli ovini, e 1'87% dei caprini, apparteneva a privati ;e per il com– mercio interno il 7% del volume di quello al minuto (e il 12% del set– tore alimentare) era in mano di pri– vati: percentuali, queste, certamente inferiori alla realtà. Inoltre tale altissimo tasso ufficia.– le di socia Iiz:1.azioncva ulteriormente diminuito se si considera l'incidenza di <1uest.ialtri elementi. Su un totale di 194,75 milioni di ettari di semi– nativi, il 3,8% era al di fuori del set– tore controllato dallo stato, cioè dal– la competenza delle aziende agricole statali (sovcòs) e delle cooperative agricole (colcòs) cd era così distri– buito: appezzaiuenti 1>riv.ati<lei col– cosiani 2,9%, lotti in usofrutto ad 479

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