Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

incremento che l'hinduismo acqui– stò quando il discepolo di Ramakri– sna, Vivckenanada, visitò l'Europa e l'America svolgendo un'inJensa al– tiviti, impregnata del misticismo del suo Maestro. Dobbiamo aggiungere anche il lavoro d'ci membri della Società teologica di Madras, in par– ticolare quello di Annie Besant, « scopritrice>> del Krisnamurthi. La filosofia cinese registra una in• dipendenza molto più manifesta di fronte alla religione dei suoi mag– giori esponenti, Confucio, il suo di• i;cepolo Mencius e Lao Tsè, sempre molto occupati nelle cose terrestri e che soltanto raramente dedicano al Tao (Cammino) che per nntono• masia è la Strada del èiclo, qualchc- momenlo di meditazione. · Con(ucio, modello ateo di go;er• ni 1>aternalistici, si occupava di e– ducare per governare e per lasciar– si governare. Insegnava ai Principi, come Machiavelli, )'autorilà, e al popolo, con la religione, la sotto– missione. Non si valse di minacce nè di promesse metafisiche, ma di mm morale terrena. Se più tarcli, i con(nciani hanno fatto della loro fi. losofìa una religione (e questo sue• cede tutte le volte che un individui> riesce a creare una scuola cli con– dotta di fronte alla viia: Zaratlm– stra, Mani, Budda, Gesù, l\fahoma, Abdul Baha) ciò non ha relazione con quello che vogliamo dimostrare, ossia con la divisione delle due filo– sofie orieptali che, sebbene faccia– no poco caso della logica a cui tan– to rispetto tributa l'occidente, si differenziano per il marcalo ateismo cinese di fronte al pluridcismo del– la piÌI ricca, in dei e santi, di tutte le religioni del mondo: l'Hindui– smo. Sarì1 ugualmente inutile cercare punti di contat10 nella storia di en• trarubi i paesi che l'Himalaia ha re– so, per secoli, completamente igno– Li l'uno all'altro. Quando i mongo– li fanno irruzione nell'India i due paesi contano già un grado cultura– le capace cli far froute e persiuo cli assimilare, come (ccc la'Grecia con Jloma, il conquistatore. Costumi educazione morale ... Ri. peto, è inutile cercare coincidc'nze. Mentre l'indiano-hindì1 (perchè c'è da tener presente che non 1nt1i gli abitanti dell'India devon esser chia. mati hindll, come per errore si (a in Europa; fra gli abitanti d·cll'ln– dia sono indiani . hindll. soltanto quelli che proCessano I' hinduismo che sono l'immensa maggioranza della penisola asiatica) 1nentrc l'in– diano-hindll, ripeto, è vegetariano, il cinese mangia invece tutte le qua– lit:"1di carne incluso quella di ser– pente e gli insetti. La venerazione che l'lndll JJrofos– sa per la mucca, i bagni purificato– ri nel Ganges ccl altri luoghi sacri, il sacrificio sul rogo della vedova che ogni tanto si celebra nelle zo– ne appartate dove la << Nuova In– dia» arriva solo a passo lento: nien– te di questo succede fra i cinesi. L'Indiano mangia con le mani, ed i cinesi mangiano con gli stecchetti. Fino ~1 poco tempo (a il cinese u– sava il colore bianco come segno di lutto, fatto che !.1011 riguarda per niente il vicino peninsulare. Le comunicazioni, sempre in pro– gresso, facilitando l'intercambio ili idee, di prodotti, di uomini, arri– veranno un giorno a stabilire nna certa unificazione in varii lati del– la vita umana: vestiti, mangiare, a- 473

RkJQdWJsaXNoZXIy