Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

tatto e senza presa con e sulla realtà. << Da 1111 punto preso fuori di una retta, è possibile condurre una pa– rallela a quella retta ed una solii? Se ne possono tracciare un'infinità? Non se ne può tracciare nessuna?». Tre geometrie diverse sono state CO• struite partendo da queste ipotesi, e ·tutte tre sono ugualmente nlide pèr lo spirito umano e tutte e tre ugual• mente <LimO$l,rabili partendo da pre• messe accettate. All'altra estremità, vi sono delle alTermozioni concrete che hanno una reale portata storica, nello spazio e nel tempo: ma appunto perchè que• stc affermazioni tendono ad essere complete, assortite, particolareggia– te, esse sono incerte, ambigue e con– tradditorie; niente di ciò che è sto• rico ( e che per definizione non ae• cade che una volta) può essere rico– stituito, dunque verificato. Ed il nu– mero dei testimoni registrati non (a che aggravare la non-attendibilità delle testimonianze. Noi non conser• viamo del passato che un concatena– mento oscuro di probabilità, di ve• rosomiglianze, ma nulla che assomi– gli ad una verità_ din10strata. L' ~tteggiamento scientifico, che nmmette onestamente questi limili della scienza appartiene, purtroppo, nel una élite ristretta di indagatori e cli pensatori, esperta dei metodi spe– ciali dell'indagine. GJi studenti, lino alla ]aurea, non conoscono, di soli– lo, della « scienza » che il contenu– to dei manuali, le lezioni da recita• re come un catechisma e gli esercizi di pura ginnastica intelJettuale co– me applicazione di nozioni impara– te. Infine, il vasto pubblico, che ri• 456 man·e c1uasi completamente estraneo alla cultura scien1ifica, anche n quel– la volgarizzata, subisce ciecamcn1e il prestigio dei tecnici e della pubbli– cità, acclamando o temendo i <( mi– racoli » le «stregonerie» dei quali non capisce niente. Lo seien1ificismo 1 cioè l'atteggia– mento religioso di fronte alla Scien– za potrebbe ben essere la religione contemporanea pi\1 universale e pili pericolosa. Non è essa che permei te ad un anarchico di prostrarsi da,•an– ti alla Scienza, e di sacrificarsi per essa, come i suoi antenati lo face,•a- 1101 probabilmente, davanti alle divi– nità feroci e spietate degli AzlCchi'? Così la religione non sembra in ritirata davanti alla Scienza. Essa ha cambiato semplicemente di Iinguag• gioe d'obiettivo, senza diventare per questo piÌI umana e pi\1 ragionevole. La metà del genere umano profes– sa il « socialismo scientifico», sotto In dittatura di una nuova teocrazia che fa appello alla « concezione ma– terialista e dialettica della storia », e l'allra metà è incerta, come dei ba– lordi su una piazza della fiera, Ira gli altoparlanti e le attrazioni ri\'ali dei ciarlatani e dei gabbamondo che ri,•alizzano in buffonale, in nome della Scienza, della Religione, della Politica e dell'Arte. Alla base di tullo c1ues10vi è una Condamentale confusione; per sape– re come l'uomo si deve conc.lurre nel– la vita non ha bisogno affatto cli co– noscere le risposte nlle « grandi que• stioni » inesauribili che i 1>restigia– tori metafisici pretendono di risol– vere. 11 L'universo, è esso illimitalo nel tempo e nello spazio? E' interamen•

RkJQdWJsaXNoZXIy