Volontà - anno XI - n.8-9 - agosto-settembre 1958

I PRETI IN CATTEDRA. • e REDO PROPRIO che se le i- dee mitologiche antiscientifi– che sulle origini della vita e dell'U– niverso, sulla morte e sull'aldilà ri– mangono così tenacemente abbarbi– cate nella subcoscienza donde insor– gono come credenze nella più tarda. vecchiaia, benchè superate dalla ra– gione, ciò è solo perchè esse furono inculcate categoricamente ed impo– ste come concezioni dommatiche nel– la prima inlauzia, lasciando sulla molle sostanza cerebrale un'impron– ta profonda, iud'elebile, che non si riesce pii1 a cnncellare senza resi– dui». Chi pronunziava queste parole, nel 1903, in risposta a una mia obie– zione dopo una sua conferenza al Collegio Romano, era l'illustre an– tropologo e psicologo Giuseppe Ser– gi; e la mia ingenua fiducia di allora nel « potere della bellezza intellet• tuale di liberare questo mondo dalla sua piì1 tenebrosa schiavitù » (Shel– ley) mi fecero velo al riconoscere la' forza e portata di quel metodo di go– verno, che s'impadronisce dei primi barlumi di coscienza dcli' infanzia per plasmare e asservire l'uomo fino all'ultimo suo respiro. Seguì un periodo di mie radical- 1 « I Preti in Cattedra: dall'Atilo d'In– fanzia all'Univeuità •• di Luigi RodeUi, Milano, Parenti, 1958, pp. 332. L. 800. mente nuove esperienze di vita e cli educazione specie condotte nei Paesi iu cui la concezione umanistica del valore e della potenza creativa del– l'uomo aveva potuto svolgersi più Ji. beramente, uon mortificata nè coar– tata e soffocata dalla Controriforma come in Italia. Quando, venti anni dopo, la redazione alfi.datami dalla « Unione Italiana di Educazione Po– polare ,, della Rivista Mensile « La Coltura Popolare,,, mi offrì l'oppor– tunità di prendere posizione sull'ar– gomento della riforma Gentile allorn in gestazione, e di prestare un mo– desto amplificatore a nobili voèi di dilcnsori dcli' indipendenza della Scuola e nella Scuola, della laicità e– tica e, seppur religiosa, aconfessio– nale, del suo insegnamento, dai pri– mi e più importanti - perchè fon– damentali e llerchè comuni a tutti i cittadini - gradi d'istruzione, ai secondari, classici, tecnici, pro{es– siouali, ai supremi, non mancai di contribuire, anche su quest'organo, a quel movimento, che iniziato allor:t continua tuttora contro lo stesso av– versario, il conformismo; pur espri– meudo tm'iugenua fiducia, che molti d'egl'inconvenienti della legge in'ela– borazioue sarebbero attenuati e su– perati sulla via dell'esecuzione, e non pochi rami mortificati e stron– cati. Non dispiaccia ai valorosi difen• 427

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