Volontà - anno XI - n.6 - giugno1958

programma del partilo per cui ,•ola, ma semplicemente pcrchè quel par– tito è odialo da un altro che egli dc1cs1a. E senza risalire come fa A. C. Jemolo al 1865, quando i no– stalgici dei Borboni votanno per Mazzini sohanlo pcrchè odianno la Destra che era al potere, basta ri– cor<larc la vittoria del )8 aprile 1948 clclla D. C., villoria al1a <1uale con• tribuirono anliclericali, laici, social– democratici, partili cli destra per O• dio verso il p. c. o pcrchè il p. c. era considerato il nemico n. 1. Se al voto « per dispello >, si ag. giungono voli dati a caso o sollo la suggestione dcli' ultimo momento; o quelli dei « furbi » che scelgono i candidati che danno più affidamento semplicemente perchè quel partito è J>CT la conservazione dei loro inte• ressi (evasione dalle imposte, con– servazione di barriere doganali, provvidenze statali, ccc.), dai quali possono avere favori personalinimi (l'impiego, la farmacia., I.a tabac– cheria in aggiunta all'organico, il distributore di benzitta) A. C. Jemo• lo concludeva « ... il voto è dato non tanto cercando nei /Jrogrammi quel che />Ossa1>11agare (1mrebbe ben dif– ficile rinvenirlo), quanto pen$ando al protettore, al candidato ricco di promesse; non tanto alle collettivi– tà - quelle lasciano scettici - ma al si11golo. Nel sottobosco si pen-10 nnn al partilo ma al candidato ». M,, il sopruso elettorale non sta soltnnlo in questo. A. Benedetti in tm suo articolo, al quale nbbiamo rubalo il titolo del nostro, 1 preveòe che i risultati del 25 maggio non 1 L'Espresso, 18 maggio 1958. 298 1,ossono esser<' accellati senza in• quietudine. « Anche questa volt.a è mancato il punto cli vartcnza uguale per tutli. Non è stato sufficiente, per evitare lo squilibrio ,lerivar1te dalle differen:e che corrono ira partiti ricchi e par– titi poveri, contenere la propagan• da negli appositi tabelloni. Anche in politica, chi ha clanaro trova sempre il modo cli.spe,iderlo. Invece di cittrì tappezzate di mtmifcsti. abbiamo a– v1ao i cinemobili e lo t1precodi ton– nellate di carta stam11ata. La dison❖ stà elettorale che accompagna la no– stra democrazia non è stata quindi eliminata. Da ,ma parte i vartir.i ricchi clU!! con lo spreco dei mezzi 1tuggestiona110i ciuadini, dtdl' altra i partiti poveri, i cui candidati han.– no 11ercorso l'Italia in seconda clas– se, pagando di ta!ca propria ... 1 ci– nemobili, la pubblicità lui giornali, gli opuscoli illustrati (i bollettini illu!trati delle opere del regime) ... stonano in un. paese povero e non corrMpondono t1lle aspettative di un elettorato che eia doclici anni doma,i– da la soluzione di problemi elemen– tari: di!ouupa:ione, !Cuole, comu– nicazioni stradali, ccc. ». Ben detto e molti di noi saranno d'accordo con A. B. Ma è illusorio credere po!!ihilc di potere partire, nelle competizioni elettorali, da un uguale punto di partenza. Chi hn il danaro, chi ha in mano capita• li e stmmcnti di lavoro, chi detiene le redini del comondo, chi ha le ma• ni in pasta, chi ha anche una so• la particella di potere temporale o spirituale, se ne serve come stru• mento di asservimento degli uomini e come consen,azione, consolida•

RkJQdWJsaXNoZXIy