Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

RECENSIONI LIBRI SAVERIOMERLINO Concezionecritica del socialismo libertario Edizioni De Sih·a, La Nuov11 l1alia Firenze 1957 Aldo Vcrnurini e Pier Carlo ~!asini con– tinuano nell'opera meri1orin di far cono– scere agli 11udiosi il pe11siero di Saverio .\1crlino. t'; uscila ora, inbui, una raccol• la di scrilli del grande anan.-hico, il cui i111eressc rig1111rdn ml un tem1)0 più sello• ri della cuhura i1ali:ma, 'on soh:11110c11a 11or1a ancor;i 1,iù luce sulla 1>crsonali1iiidi pe11s.,1ore e di uomo di nione del M., rnn anche iruegrn le nostre conoscenze sulle vicende della dourina anarchica e co111ri– b11igcc alla ricostruzione del pensiero po– li1ico ed economico della fine ,lei XIX se• colo. Questi ~crini IIIIJ)artengono agli an– ni 1889-93, momenlo di un 11criodo di ,•i• ,••cissim:t auivit:'1 intellcuu:tle, in Italia e ruori, intorno 11ll:tl'alidità intrinseca e iitO· rica clelle dourine politiche, dal liberali. ,mo al comunismo, e delle do11ri11eecono• miche, dal neo-cl:tssicismo :tllo s1oricisn10. Il M. assume, in <1ues10periodo, unn po• silione ncuamc111e critica nei riguardi del• l'indiviclua.lisnto libcrnlc, del socialismo statalista, dcll'anarchiiimo pununcntc ani. vis1ico ed atomis1ico. E quan10 "i oppone è fondato non solamente su di una (ede di rinnovamento i111egraledella società, per cui egli scorge con acutezza i limiti cli 151 unilateralità e di de,•iazionisrno di ciascu– na dourina, ma su di una cultura ccono• mica, giuridica e 11oli1icanon comune. ll11- s1crebbcro que111iscritti a rare dell'operi, merliniana una componcnie pHiliva dello svil1111po storico del Jl(msiero itnlinno. Crnu 11nr1edelle critiche e delle is1a111:edel M. sono, purtrop1K>, tuuora ,•alide: sia che 11arli della 11artiginneria delle lcgisln,foni nnzionali o del 111011011olismo industrinlc e fìn:mziario, sia che lratti delle partito• crnzic o dell'autoritarismo che si insinua dn1>11cr1uuo,frnanco nelle corrc111i intellet– tuali. Molto interessa111e la posi,iiouc 11~a dali" .\ di fronte all'anarchismo. Egli CN· ca, nnzilullo, ili liberare mo,·imcnto e do1• Irina da qual111U111e 11osi1ione di neg:uh•,. 1.à; l>Cr cui giammai come da <111cs1a cri– tica inlcrna risuha la insostenibililù. come crilerio J>Olitico, dcll'as3ol1110 indi\'iduali– smo di certe correnli 1111:trchiche la repu• gnanz.a ad ogni 11om1a, rc1>ugna111acomune a ,•arie ahrc correnti. Inoltre, egli combnt• 1e ogni rivoluzionarismo che si csa11rì11ca esclusi,·amc11tc nella ,•iolcnz:1. Per il M. l'anarchismo è ccrtamcnle una do11ri11apo• li1ica ri, 1 ol111iiom1ria, ma nel senso di un radicnle rovesciamento delle ,,osit.ioni so– ciali prfrilegi:ue e della co!ln11ionc di una socie1:i mediarne l'associazione degli indi, ,•idui in gr11111>i nutogo,·ernnntisi e (cdern1i fra loro. Egli "ede bene. con consape\'O• lcua cuhurale cd ideologica. che l'anar• chismo può inserirsi fra i fottori della co– s1rm:ionc della società se, uni1nmente al crìlcrio del dcecntramcmo strutturale, che è csigenu di libcrlÌl politicamente intesa. affenni il criterio dcll'organi,:zazionc, ouiit l'esigcnu tli un vincolo razionale fra gli indi,•idui, comunque vh•ano. Questo inse– gnamento del l\.l. mi J>arc che \'nda oltre l'anarchismo ed ahbin un valore scic111ifi• fico n &è =itnnte. E non trn, questa potizione del nostro 1>cnsn1orc, I" espressione di unn relicc, spontanea intuizione, mli. 1' effetto di un lavorio in1cllcuu11.le ordinato e approfon• dito, quale è documen1a10 d:igli scritti or:1 r:iccolti. Nclln successione di qucsii scriui

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