Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

Uh certo signor Biin:1.stein, il cui fratello è redattore del Worwiirts e che mi affitta qui una stanza, - manda sua moglie, cantante di 1eatro 1 a Bernn, dove essa •intende rimanere tutto Pinverno per guadagnare t·on il canto n_ioltodcnnro. - Quando seppe che ti conoscevo e che ero tuo amico, non mi lasciò pil_!. in pace, finchè uon gli promi,i una lettera di raccoman– dazione per te. lon è una persona particolarmente interessante - sua moglie non sem– bra aver capito ,mcora molto bene In nobilti't d'essere donna; - forse però ha un'anima bella, - non In conosco e cedo a te l'ulteriore studio di que11tR signora. - Osservala, se 1i piace o se ti sembr:t intcressan1e 1 occupati di lei, in c.aso contrario lasciala sinrc. - Questa è l'unica raccomand.azione che in coscienza posso darti. Canta come un gallo sui tetli - per il teatr,·, di Berna è però suificientemente buona. Siamo entrambi, cioè Heichel ed io, a .Parigi; io per sempre, Reicl1el fino alln prossima estate. - I Vogt ti hanno sicuramente messo al corrente delle mie vicende; sai che sono stato condannato, g"iudicalo indegno del mio lilolo nobiliare e spedito come delinquente comune in Siberia. Ora io ho il pessimo gusto di preferire l'nrin di Parigi a queUa della Siberia. lnol. tre il governo ha preso tulle le possibili misure per tagliarmi complctumcn• te foori dalla Russia. - Da parte mia sono già riuscito a ristabilire i con• tatti con In min famiglia; - segretamente, si intende. Il piccolo• ha fatto grandi progressi; ho !.mparnto molto anch'io; - 10110 diventato francese e lavoro molto deligentemente ad un Ex.posé de Développcment dC! ldées dc Pcuerbach. - Studio molto economia politica e eono comunista dal profondo ciel cuore. - Il piccoll"l ha già delle lezioni a 10 e 12 franchi - anche a me sono state promesse delle lezioni di rus.;o presso lamiglie russe, per 10 e 7 franchi e mezzo. _1\1i hanno inoltre mandato dnlla Russia un pò di soldi, con la solenne promessa di porre definitivamen– te fine t1lla min misera condizione. - O Dio, Dio, potrò pagare i miei de– biti e diventare un uomo libero! Non ne forl~ però parola n nessuno nll'iu– fuori dei Vogt, finchè l'attesa non sori, realtà. - Noi stiamo bene, lavoria– mo molto, ~periamo e ci as1>cttiamo molto e siamo allegri e sereni. - Pa– rigi è una città diyersa da Bruxellea, - Fa "eramente bene viverci. E tu cnro amico? Co~a [ai; - come va il tuo Aristofane? E la tua poe• ,ia, - e i tuoi piani? Non verresti per ca.so a Parigi a trovarci? Faremmo in modo che ti venisse a costare pochissimo. - Non vorresti mandare tue poesie al Yorrviirl.$:? - Il Vorwi,rr..., è ancora un foglio do poco conto IUR diventeri, in bre,•e buono. 1 - Hai visto Herwegh ed è stato soddisfacente il vostro incontro? - Non nbbinmo ricevuto risposta dai Vogt e questo ci dispiace molto ad eutrambi. nlu1ali. A<ldio. li tuo M. BAKUNIN Il mio indirizzo: Mr. Bnkounine - 'faris - Rue dcs l\foulins No 32. • Adolf Reichel. ' F. MEJ1•1Nc, Karl Mt1rx, Ce$cl,ic1ue $Citie, Lebens, Lcipzig, 1933, pp. )().I su. 153

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