Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

[A margine] li noslro musicista : La saluta molto. Se fo.;se con me ora, avrebbe si– curamente scritto di 1>ersoua. t molto diligente e si sia emancipando. Cara amica, 9 febhrnio ]844. Badcn. sono andato a Baden proprio inutilmente: nessuno mi è venuto a tro. vnre, - mi hanno mandato soltanto le mie cose; -- Le mando la lettera di Follen 1 aifinchè possa giudicare Lei stessa. - Forae egli ha ragione, egli stesso sa certo meglio come sta il suo cuore. Gli altri nou hanno avuto tem– J>O;- non ho certo bisogno di dirLe che il fatto mi ha molto addolorato; - del resto non ho nè la ragione nè il diritto di lamentarmi; - ho dcaide– rato di vedere i &ignori, pcrchè voglio loro bene cd essi non sono venuti percl1è il mio affetto è loro indif(crcnte; ognuno si è quindi comportato ~condo la sua intima disposizione e perciò sinceramente e bene non mi pento minimamente del mio , 1 iaggio a Baden; - ho compiuto il mio do– vere in quanto ho seguito la voce tlelln coscienza e del cuore, - adesso mi metto di nuovo in viaggio, la diligenza parte da qui per Basilea nlle 9 di sera, e mi sono già Iatto prenotare. Tra due ore sarò già seduto nella car• rozza e sognerò tntt'a la notte del passato e del Iuturo. - Il presente è trop. po triste perchè mc ne interessi molto. Cara amica, mi serbi soltanto, Ella e la Sua famiglia, un pò di credito e di fiducia, - almeno fino al mio ritorno, poichè spero di tornare con prove inconlutabili della mia capacità, per farle stampare a WJintcrthur ' a edificazione del mondo intero. - Mi addolorerebbe ecrtamente mollo e.~. sere disconosciuto da lei; - ma ho salda fiducia nella immutabalità dei &noi sentimenti e nella partecipazione di tutta la Sua famiglia. Mando con 1a presente ad Emil la mia lettera al signor v. Struve 4 - con In preghiera di legg(!rla, di sigillarla o di rousegnarla egli stesso o di mandarln per posta. Addio, cara amica, - da Bruxelles Le scriver\} presto e a lungo; - tJR• luti tutti i Suoi, Meycr, Beckcr cruando verrà; .ringrazi per me ancora una volta al signor professore~ per la bontà che mi ha sempre dimostrato e ere• da nl sincero e profondo affetto del Suo amico. M. BAKUNIN. Caro (parola illegibile), Parigl. 14 ottobre 1844. Non ti ho scritto; non devi per questo pensare r.he ti abbia minimamen– te dimenticato, - o che i miei sentimenti verso di te si siano raffreddati. ' Si traila del compositore Adolfo Rcichcl, che insegnò a Pariai e succeuivame111e a Dern11. ' Al • Li1er11lischeComptoir » di Zurigo e Winterthur, diretto da Julius FrObel e Follcn. Questa casa editrice pubblicò scritti di Herwcgh, C. Keller ed ttnche un'opu– scolo di Engel,. ' Democratico tedc,eo. 1 Il profeuore di medic-ina P .. F. W. Vogtt marito della corrispondente di lhkunin. ]52

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