Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

rivoluzione industriale e il conse. guente affermarsi cd esasperarsi del– la divisione del lavoro. In tale quadro si inserisce 1Wa se– rie di convegni e studi sul tempo libero promossi congiuntamente dai tre istitut.i europei dell'Unesco: l'I– !tituto per l'Educazione di Ambur– go, l'Istituto di Scienze Sociali di Colonia, e l'Istituto per la Gioventù di Gauting (Monaco). Un primo convegno internazionale di esperti del problema si è tenuto presso l'l– sl.ituto per la Gioventù tra 1'8 e 1'11 giugno, e di esso si tratta nelle pagi– ne che seguono; un secondo ha a. vuto luogo ad Annecy nella seconda meti1 del mese, al fine di mettere a punto, valendosi pure dei risulttati del precedente convegno, il piano <lell'inchiesta a vasto raggio che ver– rà eseguita in tale cittadina dai tre istituti e dai loro collaboratori, in– chiesta che s'innesterà su quella in corso da vari anni nella stessa loca– li là a cura del Centre d' Etudes So– ciologiques di Parigi, sotto la re– sponsabilità di Joffre 1ihimazcdier, direttore della sezione studi sul tem– po libero del Centro. Parallelamen. te alle ricerche di Annecy, altre ne verranno intraprese in due comuni danesi e ad Amsterdam, allo scopo cli raccogliere uua somma di dati suEficientc a stabilire validi criteri di comparazione e valutazione del– le ricerche sul tempo libero in cor– so o in progetto in vari paesi euro– pei; necessità tanto più avvertita in quanto nella fase odierna dell'evo– luzione sociale le attività del tempo libero, un tempo profondamente differenziate tra paese e paeae per cause storiche e ambientali, tendono 120 ,,ia via ad unificarsi sotto l'impul– so dell'industrializzazione. Lo scopo del convegno cli Gautin_a, cui hanno partecipato una quindi. cina di esperti provenienti da diver– si paesi, era di creare una sorta di piattaforma terminologica e concet– tuale sulla quale gli specialisti del– le varie discipline, ma soprattutto educatori e sociologi, potessero tro– vare un punto di incontro - e di reciproca intesa semant.ica - donde sviluppare in collaborazione le suc– cessive ricerche. (E sappiamo come sia proprio una simile piattaforma che manca in genere alle scienze so– ciali, alla sociologia in specie: ra. gion per la quale convegni come qncsto di Gauting dovrebbero molti– plicarsi, radunare persone di com– petenza provata nel loro settore di studio, indurle a discutere in grup– po ciò che ognuna « intende per » o (< vuol dire con »; e poi dif{ondere il più possibile le conclt1sioni, e in certo senso impegnare i partecipan– ti ad attenervisi nei loro futuri la– vori - senza di che i paragoni che accostano la provincia sociologica all'antico cantiere babelico diver_ ranno vieppiù calzanti). Uno schema di lavoro, rivelatosi utilissimo nel corso del meeting, era stato forqito da Joffre Dumazedier con una clas– sHìcazione tipologica e una defini– zione del «tempo libero » ripresa dal suo saggio sui loisirs pubblicato nell' Encyclopedie Française. Aper– tasi sulla sua definizione, ·la discus~ sione portò ad elaborare una « de– finizione di lavoro » articolata in due punti, neHa quale è chiaramente implicito il riferimento all'influenza rhc il momento produttivo esercita pur su!Je ·attività del tempo libero.

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