Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

loro religione ed il divieto di propaganda iu Italia di tutte le convinzioni non cattoliche. C'è poi l'art. 43, elle fo Chiesa finge di ig,wrare completamente, che « la divieto ai ministri di qualsiasi culto di servirsi delle loro attribuzioni e dell'esercizio di esse per influire sugli elettori in favore di determinate liste a scapito di altre» a cui s'oggiw1ge l'art. 79 del testo u11ico 5 aprile che co11danna la propaganda /atta dc1lclero durnnte i periodi elettorali. Se la gente non dimenticasse con tanta facillà ricorderebbe quanto è stato forte e massiccio l'intervento dell(I Chiesa ;,,. t11,ttele cc1mpog11e let– toroli (minacce di scomuniche, direttive dei cardi11ali Lercaro e,C., pro• pagamla fatta dal pulpito e clol con/essio,wle, mobilita:ione generole dei preti attraverso i Comitllti Civici, associa:io11i e orga11iz:c1:io11i rnttolicl1e direttamente istruite dagli uomini delle Curie). E se cwessc occhi per ve• dere e orecchie per udire si occorgerebbe che un saggio di q11,cllagronde mobilitc1zione è in auo, oggi, nel nostro paese, in vi.sta di assicu,-are il più grande succes.-.o (Il/e, D.C. nelle prossime elezioni politiche. Ed ingerenze gravi di ecclesicrstici nella vita privata e civile di citW• dini (che, oltre tu.I.tu, costituiscono gravi umiliazioni per lo Swto itcilimw), sono state commes,,.e dal uescovo di Prato che lta diffamato due coniugi e gettato discredito sul mat.rimonio civile, dal cardinal Ottaviani che, con il suo « servirsi della Chiesa senza servirsene )l rivolto alla D.C., inten– deva rendere ancora meno autonomo quel partito dalla politica del Vati 4 cario. (E lo zelante Zoli, vedendo in quell'interuento una condanna della sua politica estero, costrinse subito il suo ministro degli esteri Del Bo a fare delle ritrattazioni!). Violo:ioni di articoli, iuterpretc,zioni di comodo di certi altri, da ,,arte della Chiesa, si veri.fìccmo ogni giorno. Però, <Juelli che cos1ituiscono ,m riconoscimento della sua sovranitù o uccordi di privilegi e ricche:ze deb– bono essere rispettati (matrimonio concordatario con effetti civili, inse– gnamento religioso nelle scuole, « convenzione finanziaria >), mano morta, privilegi accordati nl clero che /onno di esso una casta di intoccabili, grcmdi eserizioni triburnrie, lei vergogna dell'art. 5 che mette al bando della società i sacerdoti e gli irretiti da ce11sura ecc.). Il diritto di violare il Concordato spetta alla Chiesa, l'altro contraente dev'essere semplice• mente corisenziente. Ed è quello che accade. Il Concordato è diventato, così, uno straccio di carta <licui lei Chiesa si serve a suo piacere. Ad ogni ll febbraio, mmiversario dei patti del l,oterano, gli itc,lia,1i si trovano ad avere un ct111estrosempre più stretto attorno ol collo. Non: è l'art. 7 clic viene interf}retato nello spirito <lelfo nuova Costituzione, ma soltanto ciò clic in quell'(lrticolo vi è di più liberticida è rima.sto operante nel nostro paese. Per ln Cl1ieso non esistono co,,.fini tm religione e politiw e morale. Co,1 le sue dott.e e gesuitiche dist1ui.si: .io11iessa identifica lo spìri.tuale con 67

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