Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

la libertà è la co,ulizione necessaria, indispensabile perchè il nostro vi- 1:erc sia umano, cioè civile. Oggi è urgente, perchè già troppi errori sono stati commessi e troppo terreno è stato ceduto al nemico, ergerci con tutte le nostre forze e ri– sorse materiali e morali contro il prepotere della Cl1ic.sase non vogliamo trovarci, pii,. presto di quello che possiamo ima-ginare, sudditi pontifici. Tutto è in opera, già da molto tempo, per ricondurci i,1. schiavizi,.. Il gruppo di uomini clte sta in V<1ticano, i,1, un modo eclucoto, /JÙÌ astuto, più Ìlltelligente del cafone di Pre<lappio, lavora per conseguire tale intento e vi riuscirà, se non troverà gente audace e combattii,-a che gli .~barrerà il cammino. L'ario in llalia diventa sempre pi,i. asfissiante; il co,1formismo sta diventando d'obbligo nei costumi, nel pensiero, nell'arte, negli spettacoli, in tutte le manifesta::.ioni della vita. Chi dà prova (e per /ortwia ve ne sono <mcora parecchi e sono costoro che ci fanno S/JCrare e/re fJOlremo evi– tare la .~chiavit1i)di libertà di critica e di pensiero, di autonomia di giu- . dizio, cioè di onestà, passa per un uomo coraggioso. Quello. piccola candela (simboleggiante la ragione ,,mana) che Diderot metteva nelle mani dell'uomo che camminava solo nella foreste, oscura e e/te il t.eologo avrebbe voluto strappargli cercando di persuaderlo che avreb– be avuto più luce dai ,logmi clte voleva imporgli, continua ad essere nelle mani di molti italiani d'oggi. Mli la Chiesa minaccia di strapfKlrgliela., /a– t·endosi banditrice di unll verità assoluta, proclamandola con la certez:.a . dell'infallibilità e facendo credere clie al di fuori di essa non vi è alcuna via di salvezza. Qua,110 è accaduto in Italia i11. questi ultimi tempi dimostra che la Chiesa sta bruciando tutte le ta/J/>Cper estendere su rutto il p,1ese il suo Potcre•To1ale. Abbiamo visto il suo Capo clare interpretazioni arbitrnrie ed estensive a cc,·ti articoli del Concordato per aumentare la sua sovranità anclre fuori dello tato del Vaticano. Punumdo sull'art. l che riconosce il carattere sa– cro di Roma, Ira chiesto un regime speciale pe.r quella città. Forse egli spe– ra, e 11011. è detto che non ·vi arrivi, di estendere la Legge canonica, c/1e vige in Vaticano, alla capitale e poi a Wtla l'Italia ed ancl,e più in là. Caro e vecchio sog,w teocratico, di tanti suoi predecessori, di un' Europ(I strut• turata cd orienlata secondo la Ugge canonica! Sappiamo che tanti articoli, sempre del Concordato, vengono conti• ,wamente violati. Per es. l'art. 19 il quale afferma. clic « tutti hanno dirit10 di profes– sare liberamente la propria lede religiosn in qualsiasi forma individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico jl culto ... ». Sono note le ,,ersecuzioni co11tro gli acattolici e le dicltiara– zioni di emimmti ecclesiastici reclamanti -un regime di privilegio per la 66

RkJQdWJsaXNoZXIy