Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

Nehru, non solo non ha preso nea– sunu iniziativa contro il movimento, ma ha fatto il possibile per agevolar. lo, passando una legge speciale per cui, senza bisogno d'interventi o di complicazioni burocratiche, il pas– saggio della proprietà terriera dal donatore al donatario o da privati alla collettività del villaggio ha va– lore legale. La firma o l'impronta digitale cli due testimoni è quanto si richiede. I nullatenenti presenta– no le loro richieste all'assemblea del villaggio e se le terre offerte in do– no non bastano ai loro bisogni, de– cidono fra loro ehi siano i più bi. sognosi d11soddisfare. Se non si rie. sce a mettersi d'accordo ci si rivol– ge alla saggezza degli anziani e se neppurre questi riescono a s1abilire un accordo generale si tira a sorte il nome delle per;;one a cui la terra debba toccare. I ricevitori di terra dal canto loro devono fare promes– sa solenne di non alienarla per un periodo di circa dieci anni. Sicco– -ine, malignamente o secondo veriui, si dice che la terra distribuita eia spesso di cattiva qualità e di nessun rendimento al proprietario che se ne priva, Vinoba hn iniziato un'a]– tra campagna per una raccolta di fondi coi quali comprare giovenchi, ara1ri, ~emcnzc, ecc. per •i nuovi coltivatori. << A Vinoba non piace affatto es– sere adorato >), scrive il tedesco Al– frcd Knaus, volonlario dell'Interna. 1.ionale del Servizio Civile, che fu a visilar1o. Ed aggiunge, << Chiunque s'unisca al gruppo di Vinoba ne di– venta nn membro come tutti gli al– tri e ne condivide la stessa sempli– rità di vita. Onesto è appunto ciò -che tanto mi piacque durante il mio giro cli dieci giorni nel distretto di Koraput, nessuno vi si sentiva supe– riore agli altri >>. Riporto questa testimonianza, con– Cerrnata da altre munerose, per dispellere ogni dubbio che potrebbe ua.scere sulla pcrsonalitìt di Viuoba e sui suoi rapporti con quanti ne condividono la fede e ne seguono l'insegnamento. Se mai vi fu anar– chico nel pieno scuso della parol11, questi è Vinoba, e nessuno ha fatto· più di lui per trasformare l'anarchia in una realtà economica e sociale, al tempo stesso che spiri1uale. Parte di questa realtà si va facen. do la sua concezione comunalista per cui ogni potere spetta all'assem– blea del villaggio cd ogni necessa– ria riforma s'origina in seno al vil– laggio e non viene da leggi formu– late in una lontana capitale. Ben ('Onscio dei subdoli sistemi d'infil– trazione e di dominazione capitali. ste, egli riconosce all'assemblea del villaggio il diritto di proibire l'im. portazione di prodotti dell'industria tessile ed alimentare cittadine <1unn– do avrebbe per risultato la disoccu. pazione ed il sovvertimento dei me– todi di vita del villnggio. Il seguente fatterello, ricordato dn Evelyn Reynolds in un articolo ap– parso sul « New Statesman nnd Na– tiou >) (15-9-54) servirà a dare una idea del genere di problemi che con– frontano un'assemblea comunitaria (<1uella di Mongroth) e <lello spiri– to nel quale li risolve: « Bindrabnn, uno dei conduttori del carro ebe mi aveva trasportato la notte preceden– te, venne ad incontrarmi col sorri– so nJle labbra. Prima non aveva ter• ra, mentre adesso era pienamente soddisfatto. Come tutti gli altri la. 109

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