Volontà - anno XI - n.2-3 - febbraio-marzo 1958

dicano che su 100 donne malate meno del 10 per cento viene dalle te case chiuse », un altro 10 per cen– to circa sono prostitute libere ma schedate e tesserate per l'csercizìo della professione, e <1uindi pili del• 1'80 per cento si ritrova tra le pro– stitute occasionali. Erano pure aUìoratc le « ragioni » irragionevoli con cu.i gli uomini cercano di giustificare la permanen. za delle prostitute e i peggiori addi– rittura la permanenza delle « case di tolleranza». Nessuno ha il co– raggio di guardare la verità. Si dice: come deve lare il viag– giatore di passaggio in una città, il soldato di guarnigioitc in un'altra, il giovane che non ha ancora trova– to una compagna, l'uomo che è se– parato dalla moglie, a sodisfare il tiuo bisogno sessuale? 1 00 si dice: il viaggiatore, il soldato, lo !lluden– te, il di"orzinto, tro\'ino la loro stra. da in un costume di libertà sessuale, cioè nella facilità di rapporti anche occasionali con w1'amica 1 con una conoscente, con una compagna di viaggio, di svago o di studio - giun– gendovi preparati ad evitare il con– ce1>imento, riservato 1>erquando dal gioco sessuale si passa alla formazio– ne della famiglia. Si dice: In sifilide è una piaga .sempre 1>iìitremenda. Non si dìce: l'agente primo del contagio è l'ùo– tno malato come la donna malata; il 1>roblema è di medicina sociale, di tl('Certamenti periodici e metodi– ci su lutti i membri di ciascuna CO• munità, di cure gratuite non giil di schia\'itì1 per le prostitute: il che significa avere il coraggio di affron. lare le situazioni alla luce del sole, ,eioè la franchezza sessuale, ccl in al- tri termini il rimedio torna ad ap– parire la libertà sessuale. Tuili si preoccupano che la pro. stituta, socialmente riconosciuta co– me tale, sia una. Essa deve rima– nere sotto il controllo medico, ed il controllo medico si esercita facil– mente nelle « case » per assicurarsi che essa non diventi propagatrice di malattie veneree. Ma nessuno si preoccupa di garantire questa àon. na contro gli uomini che le danno i contagi. Quando essa iniziò il suo triste mestiere era sana - poichè questa è una delle condizioni per poterlo esercitare. Se le è accaduto di coutrarre delle malattie è chiaro che a comunicargliele è stato qual– che uomo. Ma chi osa controllare l'uomo? Son uomini a fore e ad ap• plicare le leggi. Son uomini a go– vernare il costume. Per essi l'uomo ha lutti i diriui, mentre la donna non ne ha nessw.10.!Perciò la prosti– tuta in fine di « carriera • non ha che l'ospedale davanti a sè e la mi– seria. Perciò non si attua nessuna azione sociale efficace contro le ma– la1tie veneree che vanno affrontate piì1 negli uomini che nelle clonne. Finchè avranno vigore i pregiudi. zi della ipocrita morale attuale in– torno ai rapporti sessuali, ifinchè i giovani do,•ranno (e non potranno) aspettare di sodisJarc i loro bisogni sessuali con la donna che deve di– ventare la compagna della loro vi. la, dopo il matrimonio, e far dipen– dere c1ues10 dalla situazione econo– mica; finchè tanti coniugi saranno condannati a vivere insieme ancl1e quando non c'è pii1 nulla in comune Ira di loro, e dovranno <1uindi (ma non potranno) risolvere tra di loro senza pii:1 amore i loro probléni'i 87

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