Volontà - anno XI - n.1 - gennaio 1958

LETTERE DE I LETTORI Il popolo e il dittatore Ho provala una gioia immenso, durao• te un mio recente viaggio in S1,agna, 1>er• chè mi sono incon1ra10 con gente che a– ,·en conosciuto Camillo Bcrneri, e, an– che fra gente, che non l'ave,·a co101ciuto penonalmcnte, ma che 11arla di lui con molt11 stima cd ammirazione. Neuuno laggiù approva il regime anua• le, mcnuc molli sono coloro che hanno 1111.!l!AIO dei lunghi periodi di tempo (d11i t.inque anni a 1,arecchi mesi) nelle prigio– ni di Franco. Lo s1,ag110l0 è facile 11dac– cordare In sua fiducia agli altri, 111eci11l– mente 1c ha a che lare con uno straniero. Così, bo poluto sapere che molti appar– tengono alla C.N.T., ma quc110 è più fa– cile ,coprirlo nei piccoli paesi. Barcello– na è invasa dalla polizia che controlla, son·eglia i punti e le urade 11rincipali, ferma molto 1~0 le au1omobili, e rende l"aria 1offoc.1nte, Parlando con coloro che 10110rimns1i fe– deli alla C.N.T, e alla F.A.I. ho avulo In impressione che 1u1ti odiano i /cadcrs il l'he mi ba fnllo pensare nl libro dn \'Oi pubblicalo, o che io bo leno, di V, Hi– chards. Ho 1rov1110laggiù la conferma di tallli giudizi dell'autore di quel libro. Lii crisi della 1inis1ra rivoluzionari11 sta proprio nel fauo che i capi, arrivali al momento deci.sh ·o, in cui è ncceuario di– mo,itrare la ,·erità dei principi, delle idee d1e per anni hanno propagandato, abban– donano qucs1i e fanno propri i metodi e le taniche che hanno sempre combanuto. Secondo n1c 1i sbaglia quando 1i pentii ad un u rin11ovnmen10 :o dell'annn::hismo, n metodi nuo,•i ecc. Il solo rinnovamento necessario è quello dello spirito degli a– narchici. La sociologia confem1a continua• mente le 1esi anarchiche: mai Kropotkin, che 1mr era canto onimiua, a,•rebbe po- tuto su11porlo. Quello d1e occorre è auda• eia, decisione, rouura con il presento 11cr menerei tutti insieme a preparare l'av,•e– nire, Purtro11po, e questo 11011 è un mo– tivo di conforto, la crisi che stiamo at- 1ravenando noi è di lulli i partiti del mondo. P. ili. Torino, dicembre 19S7. ltt questi ultimi a,111ivi .tono slllli ,~eia• ,,eri e tumulti -i11 Spag11a,ma mai la stam– pn lia /allo il ,iome degli ,marc/1ici. Come durante il fascismo in Italia tutti gli oppo– sitori erano comm1iS1i, così com1misii so– ,w Ìtl Spagna i nemici di sinistra di Fran• co. Ma i proceui e le /ucila:iotW, pur– lroppo, di tanti compagni 110S1ri dicono elle 11011si è perduta la semen.:-a a,wrcl,ica i11 Spagna e /a /euera di P. M. lo conferma. Gli errori dei capi, duratile la guerra o;vile, la samfiua del popolo co11 le soì– /erenze che ne sono seguite, pe11anoama– ramerite nell'animo di coloro elle, rimwti prigionieri di Franco, hamio una vita dif– ficile e precaria. Questo, però, ,io,t li l1a allo11tanati dal– In loua, nè Ila diminuita la loro eerte:za iri un avvenire prossimo di libertà. Un avvenire elle, oggi, sembra vicino per un risveglio delle eo&eien.:ein molti strati del– la popolazione (dagli ,1ude111ialle masse operai), Si sa inoltre c/1e penino la Fa– lange non $0/ltiene più il diuatore e che oppo11itorivi ,ono fra gli Slessi monarcl,i– ci, anche se Franco pensa clie l'epilogo · pi,i ,lesiderabile all'attuale regime sia la mom1rcl1ia. Franco finora ha saputo far Jro11teas;li oppositori, situati negli ahi ranglU, contenere le manifestazioni degli studenti e degli opera,· e far taure le voci 53

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