Volontà - anno XI - n.1 - gennaio 1958

LETTERE I L'ANARCHISMO IN GIAPPONE' LA REPRESSIONE continua e sistematica non riusci peraltro a mi- nare la tenacia dei libertari giapponesi. Oggi, ad onta di mezzo secolo di men1aliti1 bellica Comenlata dalla politica imperialista degli imperatori Meiji (1868-1912), Taishoo (1912-1926) e dell'auunle Hirohito, i quali mi. rarono sempre all'espansione territoriale: la guerra ciuo-gìapponese del 1894-1895, la guerra russo-giapponese del 1904·-1905,la prima guerra mon– diale .. del 1914-1919 combattula a fianco degli anglo-franco-russi, la nuova guerra ciuo-giapponese incominciata il 7 luglio 1937 e, infine, la seconda guerra mondiale; oggi ripetiamo, l'anarchismo continua la sua presenza in questo lontano paese che M'areo Polo ci descriveva nel suo « Il Milione », insieme alla Cina, coi nomi di Ci1rnngo e di Catay. Ma questa nebulosità con cui, data Ja distanza, noi d'Europa e di America vediamo il Giappone non è reciproca. Di lutti i paesi che conosco, il Giappone è quello che più si interessa dei problemi delle attività e delle scoperte che avvengono lontano dalle spiagge delle sue mille e pii, isole, e l'ignoranza che noi dimostriamo nei suoi riguardi è ricambiata con la conoscenza pili esatta che si possa immaginare di quanto avviene nei paesi dell'Occidente. Mentre nel mondo occidentale noi ignoriamo in maniera quasi completa il valore letterario incontestabile di scrittori contempo– ranei come Soichi Oya, Shin Hasegawa e Shiro Osaki, e il valore scienti– fico di altri grandi scrittori giapponesi come Shigendo Tsuru, a Tokio io ho potuto vedere in tulle le librerie, in lingua origi1iaria e in tradu– zione, opere di Sartre, di Camus, <li Hebert Read, di Silone e d'altri au– lori eminenti del mondo occidentale. Analogamente, noi ignoriamo il calvario subito dall'anarchismo mili– tante giapponese e quauclo i compagni del « Freedom )) 1 animati dalle mi– gliori intenzioni certamente, pubblicano nl costo di un pem1y <e I MarLiri del Gia1>pone », vi inseriscono la fotogrlrfia cli quattro giapponesi uno solo dei quali è veramente un martire: D. Kotoku. Gli altri tre sono due so. • È questa la 5cconda rrnrlc dello serino sull'Anarchismo nel Gia11ponc d1e Victor Garcia, ha invialo alla rivista <1 Ticrra y Liberlad » di Mexico City (Numero Speciale di luglio-ngosto 1957). Lo riproduciamo da « L'Adunntn dei Refram.ri », 19-10-57. 43

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