Volontà - anno XI - n.1 - gennaio 1958

La Carta de Logu si compone cli 198 articoli (ordinanze) raggruppati in 10 parti (titoli).! La prima parte concerne i delitti di lesa maestà, alto tradimento, omi– ciclio e brigantaggio; la seconda i furti, violenze carnali e adulteri i la terza gli incendi; la quarta la pro– cedura; la quinta la caccia nelle (o. reste; la sesta il commercio; la !lel- 1ima la ,•igilanza dei raccolti; l'ol• lava i salari; la nona lo sviluppo delle vigne, orti, campi e pascoli e la decima gli affitti di terreni e di greggi, le ingiurie e le offese. Le ultime du~ parti della Carta de Logu formavano il vecchio codice rurale siabi.lito da Mariano IV di Arborea nel 1381 e forono iucorpo– rate dalla figlia Eleonora nel nuovo. Prima di e!'am.inare in dettaglio le disposizioni legali che piii diretta• mente poMono interessare, può es– !lere utile un breve esame dell'insie– me della Cnrta de Logu comparato alle legislaiioni contemporanee de– gli altri pae3i europei. La legislazio– ne sarda presenti\ dei leggeri miglio– ramenti rispetto a quelle vigenti, nella stessa •fine del 14.mo secolo, in l1nlia, Spagna, Francia ed Inghil– terra ad esempio. La penn capitale vi è meno frc. quente rhe nltrove, essendo com'è 1 •..mi ,011n St"n•i10 per qucs111 anali-ti dello 11ndio di Girolamo Oli\·er • Com• men1arii et gioia in Car1am de Logu • • - Stl!sari, 1617; di quello cli Giovanni l\fR. mcli dè Mannelli « La Caria de Logu il• lustrata » - Roma, 1805 e dell'edizione della Cnrtn de Logu, commc111a1nda Be11a, app11r1n 11e~li « Srudi sauaresi • - Sii~– uri. 1903,190l, sezione prima. 40 limitata ai deliui di lesa maestà, aJ. to tradimemo, 01uicidio premedita• to, rapina a mano armata e incendio di una casa abitata (la pena capitale era pure prevista per il iurto, e J>Br• ticolarmen1e per l'abigeato, ma so– lo alla seconda recidiva), e sopra– tutto priva, salvo per i due pii1 gra– vi deliui di lesa maestZ,e alto tradi• mento, dei vergognosi suplizii che precedevano gl!ueralmente, negli al– tri paesi, Ja messa a morte del reo. Due netti progressi sono senza dubbio la etclusione della dote del– la moglie, anche se già ereditata dai figli, dall'applicazione delle dispo– sizioni sulla confisca dei beni del condannato a morte e l' abolizione della tortura, dovuto (orse ad una influenza aragonese (sono gli ara– gonesi che nel 15.mo secolo si rivol– tano contro l'inquisizione appunto perchè praticava ordinariamente la tortura). Per quanto riguarda invece le mu– tilazioni, previste come condanna di numerosi delitti e particolarmente nei [erimenti, nelle risse, negli in. cendi dolosi e nei furti (gli ultimi due delitti godono però della poasi– bili1à di un riscatto sollo forma di multa), esse superano forse in nume– ro e varietà <1uelle di ogni altro CO• dice europeo. Un concetto giuridico particolare alla Sardegna è quello della respoo– sabililà collettiva rispcuo ai delitti gravi commeS$i nel territorio comu– nale (OrdioRnza sesta). In ogni comune (o villaggio) l'uf. fidale di polizia (so curateur) dovrà scegliere 5 o 10 cittadini, secondo l'importanza demogrnfica del comu-

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