Volontà - anno XI - n.1 - gennaio 1958

cui risultano soddisfatti i suoi biso– gni fisiologici e psicologici. Le autorità. costituite cercano tut. ti i mezzi per fare degli uomini tan– ti soggetti servili, e questi mezzi in– terforiscono con la soddisfazione dei bisogni umani Iondamentali. I capo– listi e i protagonisti delle altre an– tiche forme di sfruttamento hanno praticato la brutale interferenza con la provvista di cibo, si son serviti della violenza o della minaccia di essa, hanno forzato norme repressi– ve nel campo del sesso. Regimi autoritari pili moderni hanno sviluppato sopratutto la for. zata privazione dei loro soggetti nei campi dello psicologico e del ses– suale e il controllo del pensiero at– traverso il loro controllo dei mezzi di comunicazione di massa. ,l\f. S. ha esposta una massa note– vole di statistiche elle mostrano la prevalenza della cattiva salute fisica nella società del nostro tempo, in cui si pratica la medicina curativa, e ne mostra l'origine nella nutrizione o insurficiente o difettosa. Una tale condizione ha accenna– to a migliorare dopo la guerra, ma solo per far posto alla cattiva salu– te mentale. Più della metà dei let– ti d'ospedale sono occupati (in Gran Bretagna) da malati mentali. In altre parole, via via che il te– nore di vita migliora si sostituisce al controllo del popolo per mezzo delle privazioni fisiche il controllo per mezzo delle pressioni psicolo– giche che obbligano a coulonnarsi. Se noi accettiamo il concetto che una societl, autoritaria ha bisogno di imporre privazioni d'una od al– tra specie, ·allora appare evidente che nessun miglioramento di fondo può conseguirsi con le riforme. In 36 un ordine sociale saggio, per es., una medicina intesa a promuovere la buona salute non solo a combat– tere le malattie troverebbe il suo unico sostegno da una medicina pre– ventiva. Mentre nelle nostre Società accade proprio l'inverso. M. S. ha posto a base del suo ra• gionamento il concetto che tutti hanno diritto alla soddisfazione dei loro bisogni fondamentali, sia fisici che mentali, e che nessuno ha il di– ritto di privare altri di tale soddi– sfazione senza cui la società nel suo insieme non può essere sana ed equi– librata. Una società sana dovrebbe per– ciò assicurare piani di azione socia– le in cui fosse assicurato il libero sviluppo dei bisogni e desideri na. turali di tutti. lJ sistema del salariato G eoffrey Ostergaard ha discusso il 1istema del salariato, avanzando l'idea che il contratto collettivo J>O· ttebbe essere usato dai lavoratori come un mezzo per avviare a di. struzione o magari distruggere il giogo del salario. La rivoluzione industriale può a– ·ver miglit•rato il tenore di vita: ciò pare certo. J\fn è giunta a tale ti:iul– tato distruggendo i modi di prùdu– zione e:o~~tenti- fondati sulia vro– pri1:tà pl~rsonale degli strumenti ili lavoro. Essa ha così creato il pro– letariato industriale, ha fatto spari– re le attività collettive nel villaggio e nella città e, attrnverso la divisio. ne del lavoro, ha causato il progres– sivo deperimento delle capacità di ciascuno in un suo mestiere. In fatto è assurdo separare la po– tenza.di- lavoro dalla persona del

RkJQdWJsaXNoZXIy