Volontà - anno XI - n.1 - gennaio 1958

regime e partecipanti alla sua di– rezione, ciò che rappresenta circa il quattro per cento della nazione un– gherese. Ed ancor più che il declino nu– merico dell'élite comunista, è il suo morale che è preoccupante per il Partito: non vi sono più slanci ri– voluzionari, care illusioni, speranze insensate. 11 partito è diventato, nel suo insieme, wia sterile orga– nizzazione d'apparatcl1iks e di bu– rocrati che contano ogni passo che essi fam10, sono prodighi di infuo– cate professioni di (edeltà e di ripe– tizioni monotone di grigi slogans della propaganda. Secondo la stati– stica ufficiale la parte intellettuale è scesa dal 19,4 n 6,9 per cento dopo la Uivoluzione d'Ottobre. Contrasti in alto P er ciò che è direzione suprema, Kndar è un perfetto funzionario e niente di pili. Carrierista, abituato da lungo tempo a suonare il secon– do violino, non lrn mai avuto la for– za di un Uakosi o d'un Nagy e non ba tardato a perder un pò della sua popolarità, da quando è al potere, che si era acquistato come vecchio capro espiatorio dell' A.V.H. La simpatia che si era conquistata con i I carcere sotto Rakosi non poteva resistere alla prova di un ritorno u– miliante dietro i tancks russi e di una crescente restaurazione deJla brutalità e del terrore poliziesco durante un regime rli 11 mesi. Secondo le notizie che continua– no a giungere dall' Ungheria sugli umori clell' opinione pubblica, i collaboratori piit vicini a Kadar condividono lo stesso grado d' im– popolarilà, Si può distinguere tra 32 essi Gyula Kallal, che come mini– stro dell'educazione è il popa ideo– logico del regime; Gyoergy Maro– san, il rinnegato socialista che por– ta il titolo di ministro di Stato; il vecchio Ferenc Mi.innich, primo vi– ce presidente del consiglio, e qual– che commi,1,g-men come Béla Bis– zku e Gcza Revesz, che rispettiva– mente dirigono il ministero degli in– terni e della difesa nazionale. La vecchia guardia pro-staliniana è rappresentata dal vecchio presiden– te Autal Apro, da Karoly Kiss, se– gretario del comitato centrale, da lstvau Friss e da allri ancora. Il cavo incontestato di questa banda è Jozsct Revai, una vecchia volpe del comunismo, che fu il « terzo uo– lllO>) del trim1virato Rakosi-Geroe. Nella conferenza del Partito che si tenne il giugno scorso, Revai pro– j)OSC la riabilitazione massiccia del– la vecchia guardia cercando di commuovere i delegati sulla sorte dei veterani che, egli disse, « vivo– no in casa nostra in una condizione di emigrati interni » (Nepszabad– sag, 9 giugno 1957). In questa occa– sione Re,,ai fu rintegrato nel Comi– tato Centrale, ma per ora è sempre Kadar che domina la situazione. Per <1uanto i suoi (edeli e quelli della ,•ecchia guardia siano d'accor– do per far passare in prima linea la loua contro il «revisionismo », esi• stono dei sintomi chiari di un (eroce antagonismo nei corridoi della di– rezione. 11 Nepszabadsag del 23 a• prile 1957, non lo nascondeva: t( Era molto più facile mantenere la coesione di fatto ed ideologica sotto la minaccia diretta della co,1,. tro-riuoluzione che nella situazione presente, i,1, cui la questione del po• tere è regolata. Si parla di zizzanie

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