Volontà - anno XI - n.1 - gennaio 1958

2 - co111in110 dal 11. 12 • a. X L'UNGHERIA DOPO UN ANNO STABILITA' DELL'INSTABILITA' Le duecentomila famiglie DA VANTI al fatto che il regime Kadar, così pieno di « promes– se» al suo inizio, governi l'Unghe– ria contro la volontà palese di qua– si tutta la nazione, viene spontaneo domandare: come è mai possibile? u quale classe il regime si appog. gia per dominare il paese? E' as– sunto supporre che una mezza doz– zina di uomini di paglia sostenuti da Mosca possauo da soli for fun– zionare tutto l'apparato di Stato. La risposta a quest'enigma, è che l'Ungheria è governata in nome del– le duecentomila famiglie privilegia– te, con il loro concorso e nel loro interesse. Le duecentomila famiglie che so– stengono il regime sono quelle la cui fortu1rn, carriera e sicurezza -so– no indissolubilmente legate alla sor– te dell'organizzazione comuuisttl e del suo dominio nel pa.ssato, nel presente e nell'av,·enire. Sono le famiglie dei militanti (uomini e donne) che prigionieri della loro si– tuazione hauno scelto di essere con– tro il loro popolo, dalla parte del– l'occupante russo quando i tauks sovic1ici erano venuti a ristabilire l'ordine sociale del quale esse era– no le custodi e le beneficiarie. Sen– za I' intervento russo la situazione della famiglie, legate alla !orte dei (unzionari sindacali e politici, dei militari e della polizia, degli orga– nizzatori e dei saccheggiatori paten– tati del partito, urebbc stata irri– mediabihnente compromessa dalla Rivoluzione; sono esse che costitui– scono la classe nello stesso tempo serva e dirigente della « società sen- · za classi ». Sebbene la sua percen– tuale sia debole sull'insieme della popolazioue, i carrieristi della mae. china amministrativa costituiscono una forza considerevole, perchè oc– cupano i posti-chiave del regime. La loro fedeltà a Kadar è la sicu– rezza della loro potenza e della pronta riorganizzazione dell' app3- rato comunista del potere. È certo che si trova in esse più paura servile che entusiasmo, più egoismo che zelo comunista. In Ot• tobre, dopo la rivoluzione, il P.C.U. conta,•a 900.000 membri, dopo otto mesi da essa 11011 ha potuto ricupe– rare che 345.000 aderenti, nonostan– te le pressioni esercitate sui dimis– sionari per far loro riprendere la tessera. · Non si può negare che questa ci. fra data dal Ncps:A.rbmlsag del 29 giugno 1957, testimoni di una pro– fonda crisi. Tuttavia, si può aucor valutare a 400.000 persone gli e(. fettivi adulti della classe fedele al 31

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