Volontà - anno XI - n.1 - gennaio 1958

Gli statisti d'America e quelli di Ru.uia .,ono contro i loro popoli, sono contro di noi. Ma il popolo di Russia il popolo d'America sono come noi, sono con, noi. E noi vogliamo, con, americani e russi com.vugni quanto si può, fare quanto è in noi percl1è si eviti di ricadere nel flagello della gu.erra, ed anche la follia della guerra-fredda .,i plachi, affì11chè riprenda e prosegua il cammino dcli.a rivoluzione america,w e <Juello della rivolu– zione russa, ambedue tensioni di f>Opoloverso più diffusa liberrù e quindi maggiore comprensione reci11roca e pace e gioia per noi e per tutti. Con quest'animo commemoriamo anche noi, a modo nostro, i combat.– tenti del 1905 e del 1917 e dei successivi decenni: primi in linea i giovani che han gettala deliberawmenle nella fornace le loro vite con. gli attentati, e cori loro gli altri tanti che - noi ne conosciamo i saggi dell'Ucraina e di Kronstadt, ma <Juantialtrt' - lungo fo stessa linea ideale si son, battuti finendo souo il. piombo o nelle prigioni dei bolscevichi. Nel pensiero di tali combattenti, vint.i e pur oggi vittoriosi, confer– miamo il nostro radicale dissenso dagli ideologhi impazziti clic, Lenin in testa., si sou arrogati il terribile potere di organizzare secondo se stessi prima l'a.zione e poi il pensiero del loro prossimo. Essi hanno creato lungo la via un Potere immane, senza precedenti nella storia umana - u.n 'Potere che con i suoi errori e le sue dissipazioni ha fauo costare immensament.e più cara di quanto sarebbe stato possibile in libertà. la costruzione del lanto realizulto d'uu nuovo ordine sociale nei paesi russi. Tale Potere mostruoso ha ingoiato lunp,o la -via i suoi stessi crea– tori, uno dopo l'altro., per dar luogo finalmente all'attuale reg,w della me– diocrità armata. Ed è nonostante la sua azione - cmzi contro l<t sua azione per il rifiori-re di riflessioni giudizi iniziative personali - che i J}(}polirussi so,w ormai dinuovo chiaramente in marcia verso il loro avvenire. DAVlD LEVI 3 ,.. G. P. l\fu11110,•,The guillouinc al work, Chicago, 19-10. SINECURE A ;mo 1empo Jlolo11tà deuc 1,01izia delle pensioni, veramcn1e eccessive, c:hc i 11ar• lamcnlnri si erano anribuile (al1'11mmimi13) per un breve llCriodo di mnnd:ito 1rnrla– menlare. Ora, 1•are, che i seniuori sin110d'accordo di ;11uncnlarc di 85 il loro numero e ab– biano decisa In dis1ribuzio11c delle 85 nuove 11ohro11ein modo lln accon1en1nrc i des1ri, i sinis1ri e i cen1ris1i..• ì\lenlre lo S1n10 lesina il dnnnro a tuui gli im11ieg:11i srntali, concede 11cnsioni ni lavoratori che sono delle vere elemosine, è generosissimo con i depu1a1i ed i sen:tlori. Fare politica è un mcs1iere che fr1111amolto bene e assicura una vita facile, per sempre, a chi ha avuto la fortuna di eserci1are anche per poco un mandato parlnmcntare. l\fa è una vera, grande vergogna che, in tm paese come il nos1ro, dove 111niiseri11 è lanlo grande e diffusa gli illwlri Sc11:t1oric<l Onorc\'oli din10s1ri110così poca sen• sibili1i'1umana.

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