Volontà - anno X - n.12 - 1 novembre 1957

separata dal popolo, che si sforza di costl'Uire, isenza modificazioni Ci,• seuziali, lo Slesso sistema che fu universalmente ripudiato e rovesciato completamente con l'insurrezione popolare dell'ottobre scorso. Questo {e. nomeno, non solo contrasta in un modo netto con la situazione della Po– lonia, dopo la sua rivoluzione d'ouobre, ma pare allontanarsi dalla dire– zione generale seguita dalla politica sovietica. Le recenti misure di deccn– trnzione (adottare, 1>eres., dal Kremlino) non trovano riscontro in Un– gheria. Stracci di carta. Tutti gli atteggiamenti di Kadar, da quando ha preso il potere sotto la protezione dei cannoni sovietici, implicano l'uso continuo delle vecchi<' tattiche che si definiscono della carota e della frusta. Le promesse fatte dal regime al suo inizio, era molto chiaro che ave,•ano lo scopo di calmare l'opposizione rivoluzionaria ancora molto forte, per guadagnare il tempo necessario per riorganizzare il partito e la polizia segreta. Nel dominio della politica interna ed esterna, nessuno di quegli impegni. è stato mau– tenuto. Il governo Kadar, in una dichiarazione politica fatta alla radio, al momento in cui assunse il potere il 4 novembre, annunciava che i suoi principali obiettivi erano: << d'assicurare l'i11dipcnde11za e la souranilà del paese>>. Lo stesso Kadar, nello stesso giorno, dichiarava davanti al mi. crofono, che dopo il ristabilimento dell'ordine, la questione della perina– uenza delle truppe sovietiche in Ungheria sarebbe posta, dandole la pre– cedenza, nel corso delle trattative con gli altri firmatari del patto di Var– savia; l'organo ufficiale del pat·tito, Nepszabadsag era ancora piì1 espli– cito, dichiarava il 18 novembre: « L'indipendenza del nostro paese esi– ge La partenza delle tru,ppe straniere accantonate sul suolo ungherese ». Purtroppo le speranze chf'. queJle dichiarazioni avevano fatto nascere, furono cancellate dagli atti ulteriori del regime. Il 29 mar-Lo 1957 un CO· municato ungherese-sovietico stabiliva che: « i du.e governi corisiderava,w come assolutamente necessario il mantenimento temporaneo di divisioni sovietiche in Ungheria )). Un accordo, -firmato il 27 maggio e concernente lo statuto delle forze d'occupazione, stipulava che le « disposizioni stabilite in comune resterebbero in vigore tutto il tem,[JO in cui dei corpi sovietici .~tazionerebbero in Ungheria>), senza che fosse accennato ad una data qual– siasi circa la loro evacuazione. Infine Kadar mise un tenni.ne a queste di– chiarazioui, per quello che avevano di evasivo, dichiarando il 2 aprile: te Le tnt-ppe sovietiche rimarranno qui fìncl1è la loro presenza sarà neces– saria». Nello stesso tempo la slEunpa uificiale si dava ad una campagna di propaganda, orchestrata senza il minimo di pudore, per giustificare l'in• tervcnto so,•ietico del novembre e la permanenza delle forze so,•ietiche d'occupazione. li <·omtmista Geza Kassai, porta-parola arcistalinista del 722

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