Volontà - anno X - n.12 - 1 novembre 1957

gni qualvolta si don~sse prendere de– liberazioni importanti sulla tattica parlamentare. Jn seguito al trionfo riformiAta, L'Auanti! ru restituito a Bissolati e la direzione del partito ru compoAta di elemenli uscenti dalle file della map:gioramm del Cougresso. JI gruppo parlamentare socinlistn, nel ]909, partecipava, per la prima ,,oha, all'elezione presidenziale del. In Carnera tacendo nominare vice– presidente Andrea Costa, e soAtcnnc il gabinetto Luzzatt~ Al Congresso di Milano ~1909)_il dissidio tra i «rivoluzionar,», « lll• tcgrnlisti l> e «riformisti» si rin(: facciò, e Turati dovelte fare grandi J.foni per di(endere l'opera del gruppo parlamentare. llissolnti, di– missionario dalla direzione dell'A· 1.•anri!proclamò che il partito soe.ia – lista non era più che un ramo secco dcÙ"albero proletario e che era dc• stiruno a sparire in un blocco radico. democratico di governo per lasciar posto a un parlito del lavoro. Tura• ti, piil abile, cercò di consen'nre u– na eerrn ortodossia formale, e riusci nel ottenere una debole maggiornnza con un ordine del giorno in cui nr. fermavo che Il( In rivoluzi,,ue socia• lista » ha bisogno di sueceASi,'e con. <1uislee di lulte quelle rifonne che pcrmellano al proletariato di rin– forzare le capacità tecniche, morali e 1>0litiche necessarie « per domina– re tanto la pubblica amministrazio– ne, quanto la gestione delle aziende economiche». Il suf{ragio univena• le, l' arresto nell' incremento delle spese militari « e la succesgiva loro diminuzione :e, lo sviluppo della scuola e delle opere di cultura pro. letaria, le a.ssicurazioui sociali co– stituivano i caposaldi del program– ma minimo. Si con.statava che le al– leanze elettorali siAtcmatic.he « sce– mano ed adulterano per l'illusione cli benefizi ernmeri la forza e il ca. rattere del partito, perpetuano si– tunzioni politiche, in contrasto con lc- esigenze clelln lotta di classe :e e si invitano le sezioni a considerare i pericoli del perdurare della poli– tica dei blocchi « 101110 piì1 dove nel partito e nell'organizzazione prole– taria si insinuino influenze di corpo– razioni, fondamentalmente estranee allo spirito della lotta di cla~se pro– letaria». Se l' intransigenza « rh 1 oluziona– rin )) pareva aver trion.Cato attraver– so In diehiarnzioue antihloccnrcl::t, quel congresso segnò efTeuivamente un nuovo trionfo del riformismo, non pronuucinndosi contro l' infil. trazione ma!!onica. Anzi, per la pri– ma ,•olta, i socioli&li massoni pro– clamarono la necessità di un'azione solidale del partito con la massone– ria, azione che gii, si esplica,,a nelle alleanze elettorali, conseguenza clei postulati riCormisti. Ln nomina di 'frcves n direttore dell'Jlva11ti! cc,nformavn In vittoria riformista, e il Morgari, integralis1a 1 ne era desolato. vedendo che il rifor– mismo stava relegando il M>cialis:mo in soffitta e accennava all'eventuali– tà dell'uscita della sua (razione dal partito « come da un luogo politi– camente equivoco ». Nel marzo del )91), al gabinetto Luzzatti succedeva quello Giolitti. Il volpone di Dronero prometteva: il monopolio di Stato 1mlle assicura. zioni sulla vita e una lnrgn riforma elettorale, e n1>riva trallative con 699

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