Volontà - anno X - n.9 - 30 giugno 1957

Ad una opposta finali1à sembra ispirarsi l"opern del miHistro della P.I .. on. Paolo Rossi. 1 13as1iricorcla– rr iue recentissimi atti: da un lato, lu concessione alle scuole 1nivate << legalmenle riconosciute )l di suddi– videre a loro piacimento le cattedre fra dil'ersi i11scgna11ti:dall'altro, la decretata irnq)plicabilit;\ delle nor– me tlieciplinari, previste dalla legge, agli it~guanti di rcligJi.onc delle scunle pubbliche, ai quali pure è ri– servalo e mantenuto uu trattamento economico preferenziale. Cosi, per decreto del mioistro Pao– lo Rossi, il sacerdote di Oria potrà continuare indisturbato a sequestra• re foscicoli evangelici agli alunni e tutti gli altri zelanti catechisti che, in virtì, del Concordato, salgono snl– lc- c:!11edre delle nos1re scuole me– die per insegnare la dot1riua catto– lica (o, come si dice impropria– mente, 1>er 1( insegnal'e religione») potranno svolgere qualsiasi opera di prop.igauda, esercitare qualsiasi pressione moralf' sugli alunni, in• trodnrsi ncll'insegnnmento di mate– rie che non sono di loro spettanza, come la storia, la filosofi.t, le scien– ze, senza doverne rispondere mini– mamente all'autorità scolastica. li cnso di don Giuseppe Nebiolo, assi– s1cnte ecclesiastico della gioventù studentesca di Azione cattolica, il quale incita i giovani non sohauto perchè « sospendano il consenso » cd anche l'obbedienza verso determina– ti insetnanti, ma perchè esercitino ;.:ddiriLtura mm pressione contro di 1 Paolo Rossi. so<"ial-dcmocra1ico, mini– stro della P.1. con il governo Segni (ri.d.r). 2 v. « La voce ddln u-uofo dcmocr:Ui<"a», 16 no,•. 1954. 492 loro per mezzo delle famiglie e dei :-uperiori,2 polrà ,•erificnrsi nelle att· IE· durante «l'ora di religione». «Da– ta la particolare natura ciel rappor– to d'impiego» degli << insegnanti di religione >>, il ministro Rossi ha gra– ziosamente reso« inapplicobili » nei loro riguardi le norme disciplinari previste dallo stato giuridico degli insegnanti delle scuole medie. Biso– gua dunque dire che un ministro della Repubblica italiana ha ,,bbrac– ciato il principio della libertà della Chiesa cd ha sacrificato ad esso quel– le garanzie giuridiche che tulelano il ciuadiuo nei suoi rapporti con chiunque agisca in nome o 1>erde– legazione dello Stato. E' ben ,,ero che il ministro Rossi ha esortato gli << acauolici )) a chie– dere la 1< dispensa » dall' insegna– mento religioso; ma è come dire: dai sacndoti cattolici che lo Stato intrattiene e paga nelle scuole pub– bliche si salvi chi può! Il ministro Paolo Rossi ha anche consentito che nei Comuni delle Val– li Va!dcsi, do,,e la maggioranza del– la 1>01>olazione è valdese, l'insegna– mento religioso sia impartito nelle aule dal pastore valdese, mentre la minoranza cauoliea riceve I' inse– g:na111eu10religioso Iuori dei locali scolaslici. Ma codesta libertà delle d1iese non cattoliche è pagata a prezzo troppo alto se ad essa corri– sponde la rinuncia dello Stato ad e– sercitare i suoi diri11i di giurisdi– zione e ad assolvere all'alto compi– to di tutefore la liberti', di coscienza c di pensiero di tutti coloro che fre– quentano le pubbliche scuole. Questa tutela deve essere eserci– tata d:illo Stato in modo positivo. Non basta dire: chiedete la dispen•

RkJQdWJsaXNoZXIy