Volontà - anno X - n.8 - 30 maggio 1957

-come al solito, è spietata e stupenda. Marx ha detto che la creazione del socialismo non è possibile iu u1argi– nc alla lott,t di classe o al di fuori -di essa, al di fuori della conquista del potere da parte del partito di classe, espressione unica delle aspi– razioni proletarie, e quindi ogni tcn- 1a1ivo di giungere al socialismo per altre vie e con altri mezzi va combat– tuto e <listnitto. Un'altra obbiezione, d'ordine mo– rale, vien mossa contro l'idea e la volontà di creare un mondo migliore su piccola scala appartandosi dalle Jouc e d.aizli af (an.ni che travagliano il resto dei mortali, da una premessa particolarmente prominente nella fi_ losofia esistenzialista di Sartre. Ogni uo.mo , secondo lui, è un uomo « in situazione »; nato sul piaue1a ter– racqueo nel secolo ventesimo, da es– so non de,·e e non può astrarsi; quanto avviene nel mondo è tanto suo come è suo il sno corpo; è re– sponsabile per tutte le ingiustizie che vi si commettono, per le guerre che vi si combattono e vi si preparano, per la bomba atomica che ne minac• eia l'esistenza. Se non fa nulla per impedire tullo ciò vuol dire che l'ac. cella; e se fa qualcosa e uon riesce è responsabile pure per il suo falli– mento. « li piìt gran delitto dell'uo– mo )), diceva Calderon, « è quello di essere nato)), e quando Sartre ci di– ce che l'uomo è condannato ad esse– re libero, esprime lo stesso concetto, sotto altra forma, solo con meno sim. patia. Come tulle le logiche, quella di Sartre ha il di!ello di essere unilate– rale. Come tutte le logiche esistcn• zialiste, è pure senza scampo. A mal- 448 grado deJle sue proteste e delle sue promesse, non v'è etica convincente o imperativo cogente che possa in es– so mettere radice. Ciò è particolar– mente ovvio nella sua contorta teo– ria dell'« impegno)) (engagement). A che impegnarsi? Da che parte schierarsi? Dalla parte del partito comunista, dicevu egli ancor non è molto. E che cos'è il partito comuni– sta?· L'espressione di certe volontà organizzate, ora in lotta ed ora in tregua con altre a seconda di rappor– ti cli forza e di calcoli di probabile sconfitta o vittoria . .Ma pure una co. mnnità di tre o di trenta persone è l'espressione di voloni.; organizzate, e se queste non entrano in lotta di– retta col sistema politico e sociale in cui. si trovano imprigionate è pure una questione di rapporti di forza e di calcoli di probabile sconfitta o vit– toria. La si giri pure come si ,,uole, la conclusione pratica già suggerita da Sartre non deriva necessariamen– te dalle sue premesse, ma dal pregiu. dizio marxista ed hegeliano, pregiu– dizio determinista a fa,•ore di una presunta marcia inesorabile della storia, a favore del grande contro il piccolo e del forte contro il debole. Da quando Machiavelli osservò che i potenti non si preoccupano di 11uorale o di ideali che allorquando favoriscono od ostacolano i loro iute. ressi, l'oJ>el'a della maggior parte de– gli uomini e degli scrittori politici !empre pili tese a disseccare e a cor• rompere le sorgenti del potere spi– rituale e ad accrescere il volume e l'efficacia di quello materiale. Lo spirito è tanto più forte quanto più persone credono nella sua presenza ed operosità e quanto pili ferma-

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