Volontà - anno X - n.8 - 30 maggio 1957

gi:umnai compiere una rivoluzione » e nou aveva fiducia nei Comitati in. surrezionaii fonuati da cc individui i quali pretendevano comandare e parlare in nome di un popolo da cui non erano nemmeno conosciu1i. ». A proposito di quest'atteggiamen– to del Pisacane, N. RosseJli scrive: << J I suo pensiero, è vero, va sempre pili improntandosi, teoricamente, al– la do1trin.'.l. repubblicana, dopo la doccia frcdrla che gli avvenimenti del marzo-agosto hanno in11itto alle sue illusioni sulla politi.ca dei ie'riu– t·ii,i i1aliani; ma egli non sa ancora spogliar!;i de! tutto di certi abiti mentali propri al militare di pro- fossione. Capitano in licenza, di un corpo ormai regolarmente inquadra– to nell'esercito sardo (la così detta Divisione Lombarda), egli non sol– tanto vi si sente legato da un senso di disciplina formale, ma, per quan– to conservi in pieno il suo altezzoso disdegno pci generali di Carlo Al– berto, non riesce a concepire che l'esercì to sardo possa restare sotto il peso di una disonorante sconfitta, e più ancora non riesce a wttrarsi all'idea che la partita autiaustriaca .possa venir regolata in altro modo o in nltro luogo che da battaglioni di lruppa, sn campi di battaglia>>. CAMIL1.o B1mNER1 UN TEST DELL'INSENSIBILITA'UMANA La famosn scrillrice francese, celcbr(' in tulio il 111ontlononostante ahbia solo ,•cnli– due anni, Françoise Sagan, è 11010che fu ,·ittinrn il 15 :11,rilc u.s. tlclla sua mania di ,·cloci1ii e che nell'incide11te :mtomobilis1ico :wuto rischiò di lasciar,•i la vita. Non è noto, forse, che essa, nello stato gra,•e in cui si 1ro,•ava e 11ercui ogni ritanlo di minuto nel soccorrerla potcw, c~scrle fa1ale, rimase ,111ar:m1aminuti sollo la sua automobile per– chè numerosissimi automohilisli. cer1a111en1e i11 giln di piacere in quella bella domenica primaverile. non si :nrestarono nonosirmtc le grida dir.J)eratc di aiuto degli :unici dclb Sagan e lo s1a10 dcll'au1omobile delln scrittrice. (Forse, molla tli quella geme, due o tr~ giorni prima, a,·c,•a stazionato ore e mezze giornate per assieurar.,;i un ))Osto ben situato 1>er ,·edere il 1>assaggio dcll;1 regina Elisabeua e del suo Prin<"ipe consorte, per le vie pri11ci1rnli di Parigi o lungo le rive della Se111111). Dopo quella disgrazia. alcuni giornalisti francesi vollero, con l"aiuto della )lolizi,1 fra11cesc siabilirc 1111 test dell'egoismo dei loro conciuadini. Essi simularono un incidcn1c automobilistico su una strada frequentatissima e fotografarono tulle le macchine che 11as• !'a\·ano sc11za fermarsi. Risuhò. cosi, che solo la cin((uantaducsimn automobile si fermò, il che tlirebbe d1e solo due francesi su cento non sol\o egoisti. 11 test 1>er rltalia è s1a10 fatto re('entemente da un inves1irnen10 di due automobili sulla litoranea tra Os1ia e Anzio. nei )ll"ei!Si della ormai celebre Tor \laianica. Selle per• sonc rimasero gravcmen1c,rcri1e e J}er fortuna furono estratle llallc lamiere con1or1e delle loro au1omobili da carabinieri che arri,•arono poev dOJ>O la sciagura. i\ia dopo quc• $fa J}rimn operazione di soct'orso i cnrabiuicri non riuscirono a fermare le macchine dei 1rnssanti e do110 un qu:irlo 11"ora 1lovc11cro impugnare le 1>is1ole per formare gli auto– mobilisti. L'omissione di soccorso ai foriti 1•er scontri aulomohilisliei è abbastanza frc<1uen1c and1e da noi cd è una sccn:l profomfomcnte disguslosa di ins:ensibili1à e di egoismo. 'es• suna gius1ificazione può esservi: uè rurgenza di impegfli, nè ancor meno (cd è un caso frequen1e) la JJaura di dO\'Cr 1•oi ca1nbittre le fodere della J)ropria macchina, nè le stu• JJide e lunghe formalit:ì a cui vengono sottoposti, spes!io, i soecorri1ori (falle autori1à di polizia e ospitalicre. forse, anche questa inscusibili1ii è il fn1110 dell'eccesso di orrore della guerra pasEala e di quelli t.he d promettono nella prossima. 446

RkJQdWJsaXNoZXIy