Volontà - anno X - n.6 - 1 febbraio 1957

L'A. esamina i Canori geografici, econo• miei e psicologici che hanno condizionato lù sviluppo dell'Italia, mettendoli in .rela– zione coi rapporti tradizionali fra Italia e Stati Unili, uci quali assume particola• re imporumza il fenomeno della immigra. zione di i1alia11iin America. I eapi1oli sul più recenle llviluppo storie@ del nostro paese Ja Cavour all'unificazio• ne, 11ll'avvcn10del fascismo nel 1922, al– l'attuale situazione politica, tendono ad in• 1eri•re1are alcuni fanori essenziali (eredi- 1.àdel foscismo, antifascismo, guerra, con• nini dell'immediato dopoguerra) che an– cor oggi operano in· ltalia. La parte finale del libro tratt:i dei pro– blemi economici e sociali dell'Italia di og• gi, delle sue rclo.zioui internazionali, e del ruolo che occupano oggi gli Stali Uni• ti negli :i.Ilari i1aliDni, Di p:1.rticolare intere:,;se la diffusa tr:1.U:1.• zione degli clementi geografici come fai. tori di limitazione e di ostacolo allo svi• luppo del paese; l'analisi retrospeUiva del fascismo e dell'antifascismo in llalia e in esilio; la trauazione della\ teoria e della prassi del corporativismo, forse il più im• por1:rnte rct:iggio del periodo rascista; ìo studio delln seeondii guerra mondiale non dal 11unto di vista consueto della s1rategi.a alleata, ma piuttosto sollo l'aspetto dei suoi dTeui sul po1•olo irnliano; la dettagliata disamina del delicato pro!Jlemu delle rela– zioni fra chiesta e staio e della posizione della chiesa cauolica nella ,·ita i1alia1111, con particolare riguardo. all'infiuSilo - C· conomico, sodale e intelleuuale - di più di dieci anni di go,·cmo democristiano sul– la 'Yita italiana. BRUNO PIERONI L'ottimismo americano Opere Nuove, Roma, 1956, 1111, 295 Dnmo Pieroni è un giornalista che ha scritto questo' libro dopo un suo soggiorno in America. lo esso ha abbandonato la for– ma della letteratura classica dei reporiers ed hn ado1ta10 il metodo moderni,simo del- 348 l'indagine. 11 libro è quindi una raccoh3 di ossen-a21iooi sugli infiniti DSpetti della \'ila americana, di elementi divel'lli, spesso eoutrastanti, di dati, di aneddoti e dal lutto, vh·o e pinorcsco, csec un popol..» americano, uon disumanizzato dalla mat-• china, ma realista, dinamico, ottimista e !illucioso nell'avvenire. Questa Gducia nel– l'avvenire, l'americano la porta dentro di se, è un prodotto delJa sua ,·olonlà e delia sua capacità Javorath·a. LI vita in A.meri.– ca uon è così facile come molli in Europa • sono porlali a credere. li benessere amc. ric:ino è, s11cs,0 1 il frutto di un duro la– ,·oro, La famiglia americ.ina ha anch'essa i suoi problemi, 1e sue preoceupazioui on• che economiche, poichC essa deve cercare di utilizzare nel miglior modo possibile il suo 1i1tlarioper poter dis11orre i.lella mag– giore capacità di acquisto e poter conscr• vare quel benCilserc che CSllasi è creata. Anche nel campo dell'industria e dd commercio vi sono problemi du affrontare con1i11uamente: la concorrcnzn commercia– le, lo studio dei mercati per vagliarne le tendenze, la ricerca dei 1irodoui ili massa di domani, in modo da scongiurare o sa– per su11crare i periodi di crisi. (E' pre,•i– s10. per e8., un boom tra il 1960- 75 che sa– rti causato dall'au·men10 della po)lolazionc e dal progresso tecnico). Ma la tendenza generale tl all'ouimisrno e tuuo è fauo per tenere alto il morale. Keep 11mili11g (sorride1e) è il motto che si lrova nelle riviste e nei quo1idi1mi, che è serino su milioni di cartellini negli uffici e che, sopratuuo, si trovn su milioni di vo,hi. Sui posti di lavoro vengono dati con• sigli per « cacciare la mali11conia del lu. nedi > (la ripresa del lavoro è sempre du• ra, dopo i due giorni di ripo~o di fine settimana), e capita spesso, che agli 01u~– rai che danno segni di s1anchezza, \'tmga– no offerte delle ,·actmzc 1•3gate, supple– mentari, in modo che essi possano ritor– nare al lavoro in migliori coruli2i~ni. Ma vicino a questo (che può sembrare insignificante, ma non lo è) c'è qunl– checosa di più impo,r1ante: gli industriali :i.mericani banno lrasforma10 in prodoui di