Volontà - anno X - n.6 - 1 febbraio 1957

RECENSIONI MARGARBT MEAD Socletl ed autorlta nell'Unione Sovietica La Nucwa Italia, Firenze, 1956, pp. liO L':iutrice di qucslo libro è un'ctnolog,1 :)mericmut che ha 25 anni di cs1,crie111:anel campo delle indagini di civihà primili\•e e contemporanee. La sua profonda conoscenza d1 culture di popoli è uua garanzia della serictù e profondità di questo s1udio che l'Ì propone di t:saminare certi as1>etti dcll't1t• 1cggi:mtc1110so,·ictico verso l'au1orità. Lo slmlio è slalo follo in gruppo di no– ve persone, tra le quali vi souo :mtropolo– gi, psicologi, storici, ~tudiosi di scienze po. li1iche e di lcucra1ure. Ogni iJluclioso m·eva fa res11onsabili1à della selezione e dcll'ana• lisa dei m:ucrrnh m campa spec1fic1, entro uno schema generale preparalo in singoli inconlri e iu discussioni collegiali. Le in– dagini sono state fatte sulla di'"·ersa 111ampa sovietica su fogli professionali, su tìlms, su dischi riproducenti discorsi di congressi, su in1erviste di personalità russe emigrate, ccc. E l'indagine ,•uol rispondere alle seguenti domande: « Che genere di presa ha sulla popolazio– ne l'attuale sistema autoritario in rune le sue ramificazioni: dottrina de1 partito, or– ganizzazione centralizzata, punizioni e ri• compense economiche, censura, polizia po• litica, sistema educa1ivo? A quali condizio– ni quesla presa po1rà diventare più for1e, rimanere uguale, indcbolìn.i? ». 346 La ricerca si è quintli indirizzala allo sru– dio delle condizioni pre-sovietiche, alla con– siderazione degli ideali sovietici nei rappor– ti d'au1orità cd a quello che si può ancn. dere ai diJ(erenci livelli. di comando, ai moveu1i che sia11110alla base della classe dirigente, n quello che ci si aspetta dalle masse e dai bambini, al posto che la poli– zia politica occupn nel sistema autoritario sovietico. 1 presumibili ni1uppi della società sovie- 1ica, secondo l'autrice, sono: debolezza del– le dcrc della classe dirigente e debolezze nelle maSi!-ipopolari per il contrasto esi– slente fra gli ideali uftìciali proclamati dai bolscevichi e l'effettivo slato polizie• se.o fondalo sulla cocrciii:ione cd il tcr• Il cam110di sludio era vastissimo e l'au– lrice siessa :1.v,·crtc che è un 11rogeuo-pi– lota le cui ricerche attendono nuove elu. borarioni e più approfondite verifiche. Ma 1mr con le sue limitnzioni cd op• prossin,nzioni, imwitahili in questo gene– re di inchieste, il libro, come ben dice Car– lo Doglio nella prefazione, è molto utile: suggerisce riftejsio11i inedite e mette in lu– ce nodi del mo11tlo sovietico, che usuul.– memc ,;fuggono; obblig11 a prender parti– to; (lrriccliisce sem:'altro la nostra cultura italiana di 1m imporu:mie bagaglio tec,ri• cP (in sociologia, psieologia sociale, c1no– login, ccc.). Ed è anche un libro corng– gioso, chè l'autrice si sforzo di capire i russi, e non si lllscia accecare dall'odio per i comunisti cosi diffuso in America. H. N. CAREWHONT Teoria e pratica del comunismo Opere Nuove, 1956, pp, 375 P. G. Questo libro è cos1imi10 di 1re 11ani. La 11rima 1ra11a delle basi ,lclla teoritt comu– nisra (IUt1li sono siate (presentazione di .Marx cd Engcls, delle loro opere e della teoria filosofica del marxismo; dell"econo• mia marxista, della 1eoria marxista dello

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