Volontà - anno X - n.5 - 1 gennaio 1957

appotitamente di fare il poliziot– to, perciò potrei anche sbaglianni, bcnchè Jo ritenga difficile, mn credo che i furtcrclli di soldi che capita– vano siano opera sua. Ha in.oltre unn 1ensuali1à spiccatissima e assoluta– mente priva di im1ocenza. Molto caro e simpatico al solito il nostro P. Complessivamente, ripeto, possia– mo essere contenti di questo primo esperimento di ragazzi grandi. A. STOPPANI TUTTO FINISCE ... J L GRANDE giorno era infine arri- vato. Mi trovavo ora olla piccola stazione di Piano di Sorrento, a qualche chilometro dalla Colonia M.L. Berneri. Avevo tuttavia un po• codi paura, per <1nan10fossi un« ha– bitué ,,. Ma mi domandavo se que– st' anno enrebbe stato buono come gli altri precedenti, sopratutto dal punto di vista spirituale. Perchè quando si deve vivere iu comunità, l'ambiente ha un ruolo importan– te può rendere lo stesso soggiorno 11tcnute,•oleo infornale. Ecco in qua– le stato di spirito presi il cammino che io conoscevo bene, per « Casa Sereno ». Eppure era Ja stessa strada che serpeggiava tra le terrazze di aranci e di limoni, e saliva su per la collina, dopo il piccolo paese. Poi acl una svolta della s1rada, un can– cello di legno verde, mai chiuso, al di sopra del <1uale c'è scritto « Casa Serena ». Si sale allora un piccolo sentiero tra piante di nocciuole che, detto tra cli noi, fanno In delizia dei ragazzi del In colonia. E d si trova su un piazzale, davnnli ad ,ma casa bianca, éon un pergolato e deJle ro- se che si arrampicano sul muro. Credo che a Rousseau sarebbe pia– ciuto abitare qui. Ma i ragazzi e gli adulti accolgo– no già il nuovo arrivato. Ne rico– nosco che erano là l'anno scorso. E ciò mi fo piacere. Strette di mano, fisionomie simpatiche, buona atmo– sfera: pare che non vada poi tanto ma.le . Ma è già tardi, è l'ora della C{.na e si troncano i disconiL Si tra– sportano le tavole sulla terrazza, da– vanti alla casa; due ragazzi mettono piatti e posate. Si mangio con appe– tito (la cucina è buona, qui). Dopo si giuocn uclln sala spaziosa e confor– tevole, con le sue belle mattonelle a fiori, il suo piano, le sedie a sdraio. Anna, l'« Assistente», organizza dei giochi dove l'immaginazione e l'in– telligenza trovano sfogo a piacere. Gli u anziani » della colonia vi par– tecipano fiduciosi, i nuovi sono più risen,ati, certuni anche un poco me– lanconici. t natnr3le, non conosco– no nè i loro compag11i, nè le abitudi– ni della casa. Ma con tre o quattro serate come questa, faranno presto ad adat1arsi. Poi a Jetto. 275

RkJQdWJsaXNoZXIy