Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956

No, non mi va di dovermi comperare la mmqui.llità, la 1crcni1i, il diriuo d'essere con1iderato uguale agli altri ciuadini. Que110 non è un fatterello piccolo; è un fenomeno grande e pericoloso. E' il per• pe1uan1 del malco11ume clicntcli11ico. Dopo tutto il «modo» (che ancor m'offende) rammcn1a troppo da ,-icino le ade– sioni e le sonoscritioni volontarie del ven1ennio. lruomma, che significa quella signora bionda tra i due angeli cu&1odi? Pe111iamoci. Curuo D0111A P. S. - Per comple1are il quadro di ciò che accade a Ma.ualubreuse (ma /atti si• mili avvengo110 ir1 osni pae,e d"l1olia) ecco u11 ahro /atlercllo (già pubblicato da « La Pcnsée », n. 10, 8ru:ccllc1, ottobre 1956): • Il 25 aprile u.1., la Chiesa festeggiava il ci11quantenario della consacruione ••· <erdotale del vescovo di Sorrento. In questa occa&ione la fCUola elementare di Maua• lubrense (e probabilmenle le acuole di tuui i comuni dell'Arcive&e:ovato) ha avuto va• unu ed il corpo insegnante ha dovuto rendere omaggio a questo alto prelato. Con 4oale diritto, in nome di chi e di che, il personale insegnante può euere requi,ito - tutto o per delegaiione - per rendere omaggio ad un arcive1covo? La maggior parte 1i è as1enu1a dal farlo. Ci si chiede che cosa nccndrcbbe se il CRJ>o di una scuola di idee laiche e progreui&1e, chiude1ae la ,cuoia e i11vi1aue il suo pcraonale a rendere omaggio a una personalità laica, fosse pure la più meritevole? Questo capo di ,cuoia conserve• rebbe il 1uo pos10? Lo dubitiamo. Il Ministro dcll'h1ru1ione, &0eial-demot:ratico, meuo al corrente, prenderà le mi• aure per impedire che ,i rinnovi que1t'auo illegale? ...• Non lo speriamo perehè il M'iniilro Roui, benchè ,ociaMcmocra1ico, non porla la laici1à nel suo cuore». C. D. APPELLODEGLI SCRITTORIUNGHERESI D01nenica 4 novembre, alle ore 7.45. Radio.Kossuth diffuse il seguente teSlo, ri. peluto ire voi~ in ingle,c, in 1cdesco e in russo: « Auenzione, atte~::iot1e cari mcoltatori. Yoi udirete il mnni/csk, degli scriltori un• ifre~si. Qui la /e,lcro:io11e degli scri1tori ungf,eresi: A tuni gli .scritlori <leimor,do, a tutti gli sden:iatì, a Wlle le rusocia::ioni di .scrit• tori e d'occarlemie, all'élite intellet1uale <lei mondo intero, domandiamo aiulo e .soccorso. C-è poco tempo. Yoi co11osce1e i /atti. lnu1ile ricordar.si c1'ò d,e acca<le.Aiutate l'Un– Jhe.ria. Aiutate il popolo ungherese. Aiutate gli &eritwri, gli scien:iati, sii operai, i con• todini ung/rcre1i. ;fiulafc i nostri lavoratori intellettuali. Ailllo! Aiuto! Aiulo ». Qualche minuto di musica 1•oi dalle ore 8,07 il silenr.io . t alata una dcUe 1antc voci rhe il 110polo unithcrese ha rivolto al mondo occidentale 1>crchègli v~nìue in éiuto men– tre louava per il 11am;e la libert.:i. Il mondo o«idenlale non I~ J>Oluto che inviargli l« Croce !tossa e i go,·ern:rn1i cosidcui dcmocr111ici, come il ramo,o IP~la10, se ne 10110 lua1i le mani. E noi popolo che cosa facciamo per la nosua Hh·eua, per la salvena de– ili altri popoli? 177

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