Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956

sollo un altro punto di vista. Un fatto è significativo: il grande partito borghese, il partito liberale, ha com1uistato una posizione molto forte, e , qualchevolta supe.riore a quell3 dei socialisti, nelle due pii1 grandi città del paese. Ciò significa che in c1uesti gr3ndi centri abitati, i socialisti hanno oess11todi essere il solo partito di massa. Questo fenomeno riflette C3m– bi:nncnti importanti in corso nella struttura sociale, secondo un'evoluzione che non è particolare della Svezia, ma che corrisponde ad un cambiamento che si riscontra in tutti i paesi industrializzati. Citiamo dal giornale: « Si !ratta di un cambiamento deJla slrullura sociale carallerizzata da una diminuzione della popolazione operaia vera, mentre il numero d'impiegati e di funzionari aumenta. Si forma una nuova classe media, che diventa lo strato sociale determinante della nazione. Se fattori i.mprevisti non en– trano nel gioco, questo nuovo processo sociologico sociale può provocare la rottura dell'equilibrio sociale a detrimento delta classe operaia indu– striale e a beneficio dei partiti borgbesi ». li quotidiano liberlario non conclude evidenlemente che <1uesta evo– luzione debba condurre i liworatori a rinunciare alle Joro rivendicazioni, ma sonolinea la necessittl per gli operai di comprendere il bisogno di rea. gire contro il centralismo crescente dello Stato, conseguenza della politica socinlista tradizionale. Le masse operaie dovranno scegliere un cammino nuovo per migliorare la democrazia nel campo economico, in seno alla induslria e alle imprese. t anche poss.ibile elaborare metodi di polilica economica e di previsione sociale controllati dagli stessi operai, associati all'attivitil professionale e industriale, che possa fare da contrappeso pratico alle tendenze statali. Sono idee che hanno fornito il tema delJe discussioni del XV congresso della Sveriges Arbetaren Centralorganisation (SAC) che rappresenta il mo,•imeuto sindacalista della Svezia. HE1.MUT RUDICER 4 QUALCHE CONTRADDIZIONE ... Parigi, n0t:embrc 1956 L'OPINIONE PUBBLICA francese, ,rntriui cli fraseologie e di discorsi, si risvegli(, qua/clic vol.ta contro il cozzo di realtà imprevisle. la pro• /><tsamla.allora, 110,i baMa più, almeno per qualche tempo, per chiudere gli occhi., per wrure le orecchie, tt sostituire i fatti sempre ingrMi con. il ronzio delle idee. C,JSi, il ci1tatlino, in/onmtlo dal suo governo che la libertà di navi• 1;1

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