Volontà - anno X - n.3-4 - 1 dicembre 1956

gresso dei partiti estremisti. Que.sla avanzata pare contraddire il carattere generale dell'evoluzione della nazione, e la tendenza al « giusto ambiente», caratteristica di tma democrazia socialmente pacifica. Il partito di destra che sembrava condannato nd una morte lenta, ouiene 42 posti contro i 30 del parlamento precedente, diventando cosl un grande partito borghese, quasi Rhrcltanto forte del partito liberale. I comunisti passano da 4 a 6 posti ciò che, tenuto conto dolio proporzioni, corrisponde ad un aumento di voti del 50 per cento. La Svezia è governata da una coalizione costituita dal Partito socialista e da quello agrario, piccolo gruppo conservatore che fino ad oggi ha garan– tito Ja base parlamentare del gabinetto Erlander. I socialisti e gli agrari han– no perduto dei mandati ed i dirigenti del partito agrario cominciano a eom– prcndert' che l:.t loro partecipazione alla coalizione rossa e verde li con– duoo a perdere delle simpatie che se ne ,•anno verso la destra. Il piccolo partito agrario, più che mai debole, oggi è diventato poco a 1>ocol'arbitro della politica nazionale. tPuò continuare a governare d'accordo con i socia– listi, 1na imponendo a questi ultimi condizioni ch'essi pagheranno caro nelle prossime elezioni. Può anche costituire una maggioranza con gli al– tri p:1rtiti borghesi. Infine, i socialisti possono tenlare J1espericnza d'un governo di minoranza, con degli appoggi parlamentari variabili, quello degli agrari e quello dei comunisti secondo il caso. In ogni modo, il partito socialista attraverserà un periodo critico. Forse, il passaggio all'opposizione sarebbe la via più $-ana, ma i dirigenti socialisti vedono questa soluzione senza grande simpatia. Non hanno nessuna voglia di lasciare il potere. Il problema centrale della lotta elettorale fu quello delle imposte. Tutti i partiti promisero delle riduzioni, secondo formule diverse. Altri soggetti polemici furono forniti dalla questione della pensione obbligatoria o volontaria per i vecchi, dalla crisi degli alloggi, dall'inseg:namc11to, ecc. L'opposizione borghese condusse battaglia essenzialmente sulla riduzione Jelle imposte mentre i socialisti difesero la loro politica 1fiscale come la base logica cd indispensabile dello Stato sociale nuovo, La creazione del « foco– lare po1>olare svedese » approvalo dalle masse operaie e dalle cJassi• medie. Il risultato delle elezioni significa che per una maggioranza stragrande la riduzione delle im1>oste è preferibile a dei miglioramenti sociali, quando queste due soluzioni sono presentate come un'alternativa. « La volontà dell'individuo di disporre personalmente della maggior parte delle sue rendite, sembra corrispondere al desiderio 1>il1naturale d.i tutti i desideri umani, Questo desiderio può essere sodis(atto, per il fatto che l'aumento progressivo della produzione rende possibile un piìi largo consumo personale ed una solidarieti, sociale pili larga. Esiste, tuttavia, il rischio che la tendenza verso un'autodeterminazione economica - per <1uanto giustificata - conduca a delle pratiche di consumo antisociale» s~ri~eva il quotidiano sindacalista Dagstid11,ing~11, Arbertttrcn, dopo le ele– z1ou1. Il giornale sindacalista libertario analizza i risultati elettorali anche 156

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