Volontà - anno X - n.2 - 1 settembre 1956

Contro il settarismo iPasso ora a Sartre. Il risultato più curioso di <1uestenostre conversazio– ni, è certamente I' affiorare d, un contrasto tra l'atteggiamento di Sar– tre·e <Juello dei suoi amici sovietici. Mentre questi si sono mostrati con• cilianti verso l'Occidente, Sartre è stato duro e ostile. Penso che l'erro– re fondamentale di Sartre provenga da una certa sua ipertrofia ideologi– ca che l'induce ad annettere tutto il reale alr ideologia e a dh•idere il mondo in due campi nettamente e irrimediabilmente opposti. ]l tono di Sartre è disgraziatamen- 1e :rncora quello della guerra fred– da, come se questa fosse l'unica no– stra prospettiva d'avvenire. Tra un emisfero e l'altro egli non ammette altra relazione che qualche rapida incursione di pattuglie per impadro• nirsi d'una parte del bottino del– l'avversario: così, per escm1>io, egli spera che dal mondo marxista si pos– sa cercare di sottrarre fa psicanalisi al mondo della borghesia decadente. Se, a proposito di questa sua vi– sione, ho 1>arlato ieri di trotskismo, non era, ve l'assicuro, con un'inten– zione ingiuriosa, poichè sento il pili grande rispetto per Trotski. ~~a, a parte il rispetto, ho sempre criticato la tendenza di lui alla semplificazio• ne estrema deUe situazioni e aUe prospettive ap~calittiche. Anche la concezione di Sartre d'un mondo diviso in due campi irriduci– bili ra violenza alla realtà. Mi li– mito a ricordare che la sua visione è inesatta dal punto di vista politico, economico e sociologico, e lo è anco– ra di piia dal punto di vista ideolo– gico. La relazione fra la struttura d'mia societi:1e il mondo de'lle idee non è così1 sem1>lice. Non bisogna confondere le condizioni con le cau. se dell'attiviti1 spirituale. Tra l'altro 1,erehè Sartre non ha nominato la Jugoslavia? Forse perdi.è non avreb– be -saputo dove classificarla. Col suo settarismo, Sartre mi pare ,,ittima dello zelo dei neofiti. 1l so– cialismo è invece, u.n grande movi– mento storico; esso sorpassa ogni ideologia particolare. Allo stesso mo• do che i I cristianesimo ha avuto va– rie teologie e varie filosofie, così il socialismo può avere diver e giusti– ficazioni intellettuali. Dal mio punto di vista, la identi– ficazione del socialismo col marxi– smo non ha fondamento. Si può ri– fiutare il marxismo e accettare il so. cialismo. Il marxismo resta una teo. ria del XIX secolo e non può inte– grarsi con le teorie più recenti, co– me Sartre augura. Ma ciò che Wla douriua non può permettersi, po– trà essere l'opera deHa classe ope• raia e del socialismo. Il movimento storico può operare una sintesi sen– za cadere nell'ecJctismo, non essen– do legato ad alcuna vcritù dogma– tica. D'nhra parte, i russi dànno prova di un sano empirismo cercando dei punti di contatto con il movimento operaio occidentale. Il Partito la– burista inglese, che non è marxista, li intcrcss:i :ittu:ilmcntc di J)iù che i filosofi di Saint-Germain-des-Prés. L'ammissione dei russi che esiste una molteplicità delle ,,ie del socia– lismo concerne evidentemente anche le ideologie. Ma il ruolo dell'ideo– logie è ancora pili limitato se noi l'esaminiamo come romanzieri. Cos'è l' ideologia nel comporta- 101

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