Volontà - anno X - n.2 - 1 settembre 1956

la zona Canosa sono indebitati verso l'Ente (ed anche verso privati) per somme e.he variano daUe trecentomi– la alle cinquecento mila ]ire. Alcuni anche con seicentomila lire. Una me– tà circa di essi sono lasciati relativa– mente lranqu.illi, perchè hanno ]>Ohi• lo dare qualche acconto ed anche perchè osscqnicnli olla democrazia erist.iann. L'altra metil invece la si è incominciata a colpire con i seque– stri. lfentre se.rivo sono già stati esegui– ti una dieciua di seciuestri a d.omicL Jio ed anche sui prodotti pendenti. Gli altri non si faranno as1>ettare. :\Ton wno certamente lontano dal vero se afTenno che il via ai SC<JUC• stri è staio ,d.ato dopo Je recenti ele– zioni amministrative, che non hanno soddisfatto nei risultati i democri• stiani che si aspettavano maggiori vo– ti. I dirigenti dell'Ente hanno aper– tamente dichjarato il loro disappun– to. Speravano -di aver preso per fame gli assegnatari, ed invece si sono ac– corti che l'av\·ersione di questi al lo– ro partito è di natura politica ed i• deologica. E si badi che questi assegnatari e c1uo1isticui si ranno i seques1ri de,•o– no oltre a c1ucsti debi1i, pagare la terra. Come e quando potranno pa• garla? Non si vede una soluzione dal momeulo che non riescono ad a\·erc un bilancio familiare ed aziendale nemmeno prossimo al pareggio. La iunggior parte degli assegnatari, insieme al.la terra, ha avuto anche la casa costruita sul podere. Case? Case in zona malarica, sen– za acqua, tranne quella di 1>ioggia raccolta in cisterne o <1nella che, an– che se sorgiva, risulta imbevibile. Parliamo ora delle scorte. Sia quel- 88 le \"ivc che <1uelle morte, all'alto della consegna furono valutate cou1- pleasivamente per Ja somma di 300.000 lire per ogni assegnatario. Di tale sonuirn essi dovevano pagare sohanto una quota aggirantesi dal )8 al 20 per cento. li rimanente era a carico dello Stato. Ora le scorte ,•ive sono state, da so– le, elevate di valore e portate a lir<> 200.000 per cni ogni assegnatario de– ve pagare complessivamente 420.000 Jirc, cioè sono state aumentate di 120.000 lire in più del valore stabi– lito alla consegna. Non solo. Mentre prima l'as.seguatario doveva pagare dal 18 al 20 per cento ora deve paga. re il 50 J>er<.-e.nto.In 41ostanza, men– Ire il suo dare era di 60.000 lire, ora è ,1; 210.000. Con quale diritto lo Stato, o l'En– te, abbia potuto aumentare il va-Jore della <1uota -All'nssegnnt:trio, m0<Hfi– canclo a suo libi10 il conlrntto inizia– le, è cosa che (n parte del ooncetlo cristiano rapinatore dei signori scu– do crociati. 111>rimorisultato di CJUC· sto aumento è che gli assegnatari si sono visti costretti a cominciare :t ridare indetro all'Ente le scorte vive e morte. ,Per completare, <1uesti po– veri lavor:ttori sono vittime anche dell'Esattore, perchè non in grado di pagare fo varie tasse su bestiame, carri agricoli ecc. e le imposte sul terreno, contributi unificati ecc. La libidine di spogliazione-cristia– na n danno deg:li assegnatari la si co– glie in m.:ille tauarelli e tauacci di o– gni giorno. Eccone alcuni. Uno degli assegnatari, Carucci Francesco, fu obbligato (Inie obbligo è rs1eso a tutti) ud assicurarsi contro l'incendio e per questo pagò lire 14 mila. Un incendio gli distrusse l'an-

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