Volontà - anno X - n.1 - 1 agosto 1956

ne dell'uomo, e cento lire insieme possono fare un' impressione molto maggiore di cento volte una lira. Ciò è maggiormente vero se le cento lire si hanno direttamente, e se le singo. le lire, che sonunate danno cento li– re, si hanno indirettamente; e più che 1uai se vi è qualche dubbio sui fatti che t>rocurano quelle singole lire>>. Tutti i J>rovvedimenti dettati dal nazionalismo econom.ico hanno que– ste caratteristiche, 6iochè vedfamo che spesso vengono patrocinati an– che da coloro che - se riuscissero a distinguere nel prezzo ,di ogni merce prodotta il balzello riscosso dai pro. duttori nazionali e la parte che va a copertura dei maggiori costi di pro– duzione, e sapessero fare corretta– mente il conto di ciò che guadagnano e· di ciò che perdono per le misure protettive - dovrebbero esserne i più decisi avversari. Quanto poi ai rappresentanti del– le grandi confederazioni ,jndmtriali, . che sono chiamati a partecipare, in qualità di esperti, a tutte le confe– renze internazionali per la unifica. zione del mercato europeo, mi pare che nessuno di 1oro possa pretendere una fiducia maggiore di quella che potremmo avere in chi chiedesse di collaborare all'abolizione della traL ta delle bianche ,perchè esperto in tale materia come tenutario di bor– delli. La resistenza dei gruppi parassita– ri, che si sono costituiti dietro le bar. riere autarchiche, non sarà mai vin– ta opponendo interessi a interessi, con la •promessa di un ribasso nel prezzo del ferro e del carbone od an. che di un ribasso nel prezzo del pa. ne, della carne e dello zucchero. Per rompere le cristallizzazioni esistenti ce<:orerehbe un travolgenle movi– mento di opinione pubblica che non è possibile ,suscitare se non ci si po– ne un obbiettivo squisitamente poli. tico - gli Stali Uu.iti d'Europa - per allontanare l'incubo di nuove guerrc~ per garantire le libertà civili e politiche, e per raggiungere una maggiore giustizia -sociale. Soltanto l'unità politica darebbe la sicurezza che, arrivati all'unità del mercato europeo, non potrebbero es– serci più ritorni alle piccole aree au. tarchichc, ritorni che costringereb– bero a ricostruire faticosamente tut. lo quello che ne.I passaggio dai mer– cati naziouaJi al mercato europeo sa– rebbe stato distrutto. Nessuna perso– na di buon senso .sarebbe disposta ad accettare l'annuJJamento dei capitali investiti negli impianti e la d.issolu. zione delle organizzazioni aziendali che nel mercato unito risulterebbero antieconomiche, e - quel che è pili grave - la corrispondente svaluta• zione deHe capacità vrofessionali ac. quMitc dai Javoratori, se non fosse convinto che si tratta di un proces– so irreversibile. Ma, per non offendere il sacro 1>rincipio della sovranità degli Stati nazionali, tutti i trattati internazio• nali prevedono necessariamente una validità limitata nel tempo: cioè una durata di venti, trenta, cinquanta an. ni; e nessuno 1>uò garantire che le clausole di questi trallati saranno osservati veramente per tutto il pe– riodo .stabilito. In mancanza di wt vero potere sovranazionale, che di• sponga. di organi esecutivi per farsi ubbidire dai singoJi cit1.adini, senza chiedere il benestare dei Governi 45

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