Volontà - anno X - n.1 - 1 agosto 1956

nate? li N.K.V.D. non ave,,a un me– dico « auo » oppure win semplice in– fermiera? Si sarebbe potuto (are -a Gorki un'iniezione cho non lascias.i:e tracce e che a\'rebbe uociso il cele– cre scrittore eenza alcun rumore. Per– chè ricorrere a dei mezzi così primL tivi come lo caramelle avvelenate? Ma il vero non è sempre verosimile. Ciò ehe sa1>evo già delle fantasma– go·rie staliniane relative :tgli arresti, agli interrogatori ed ai processi mi foce accordMe una fiducia intera al racconto del profossor tPletnev ed io .11horiportato 1al quale l'ho ascol– tato. t.. sottinteso che non avrei mai parlato del mio incontro con Pletnev e del suo racconto, se egli fosse ancora in vita. ~1a è morlo, a 1>iù di ottanta anni, poco dopo In ntia 1>nrtcnza da Vorkuta; nell'estate 1953. Il N.K.V.tD. non può pii'1nien– te contro di lui. BRICl'ITE GERLAND da: Tl,e SocioLi!t Courier, n. 6. ANTICOMUNISMO SOSPETTO I « Jaui <li Po:mm » co111i1111ano {/(Ie.uere !/ruttati rlalle maccliine di propasamla dei partiti anticonmni.,ti. Tipico il m1111ife.,to col bol.tcevico che dice: ,love comando io è proi– bito di !Cioperare, dove comadano sii altri ine:ece .teioperare è un dovere. V"è in tutto ciò un ovvio fondo di verità. Ma della ria 11uei pulpiti .... t ormai cJiiaro che in Polonia in Ceco!lovaccl1iaecc. la -'OCietiz va .,tratificamlosi in nuovi Stati, cioè in nuove claui ili padroni e rii .,ervi: lo stesso proceuo involutivo che ormai in Ruuia s'è concluso. al punto che i .,ocialisti francesi 1lopo la lor recente vi.,ira a lJ11elpaese l1a11 potoro ele11cumc le ,move •cla.ui e <le<lurne lle in R,wia non v'è .,ocia– u.,mo ma an:i capitali.,mo-d,i-Stato. t ormai cl1ioro c/1e la Jratlura .,ociale tra padroni e ,crvi può enere nelle patrie-comuniMe tanto grave come nelle patrie-capitali,1e. t ormai chiaro che l'immane accentramento di porere delle diuature comuni.t1e (« dittatura del proletariato», elle .,i reali::a come dillatura del PC, cl,e si reali::a come dittatura di Lenin o Stalin o Ral.-osi o 1'01;ffo11i, cl1e si reali::a come prepote.re ,li 11bbidicn1iburo• erari politici e tecnici d'og,ii grmlo...) e fo sop1;rcssione dei limiti elle l'opposi:ione al governo pur mantiene negli su11ic11pi1alisti, lw11110 generato scnerano <liuipa:ioni ine/fi– cien:c enormi - sulle quali, <lopo il tenui.,simo velo lecito 1lclle critiche di dettaslio i Padroni ponsono il copertoio cli piombo della prisione e della forca ~r i tradi,ori che o.sanocritiche di fondo. t ormai cl,iaro, in.somma, che è una busia enorme la pretesa dei profeuioni!ti <lei PC secomlo i <1ualisi .,,a costruendo per la .,,rmla ciel loro potere una specie di socillliJmo, poicl,è è cl1iaro che, ml e.,., la .,ocietù americana od insle!e è com• ple.uivamen1e meno <Wum11ma e di.,11ma11i::antc <lellasocietà runa o polacca. 1'uuo ciò però 110ntoslic che in Italia, accanto ai piccoli nuclei <lisocieuì-capitali.tta reali::ati (col JUOmale cd il .,,,o bene) auorno a1lalcune gramli città, v'è l'immenso re• siduo di .socie11i-1cocratico•/e11dale i cui capi imperano nello Stato trattenendo molti– tudini di po1:eragente in co11di;;ioni di vita .,11b11mane. Queun C l'lwlia in cui comamla110 i Sisnori clie /anno .,wmpare i mani/eMi antibol– sceviclii. f\'011va climenticato mai. E /1Crciò,mentre i11 a.,tratto a11cl,c11oisembriamo con– .,en:ienti alle loro criticl,c 1/ci resimi comw11•5,;, i11 concreto abbiamo ben altro animo. Son loro ora qui i no~lri nemici. contro di loro vogliamo <lobbiomobatterci qui ora, non possiamo essere con loro d 0 accortlo. ciò cl,e prt>sentanocome 1:-erità dir;iene in mano loro bu&ia, 41

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