Volontà - anno X - n.1 - 1 agosto 1956

che fisiche erano morali. Egli 11,i fa. ceva continuamente dei rimproveri. Soffocnva nell'Unione Sovietica ed aspiravn di ritornare in Italia. ln realtà, io venso che Gorki cercasse di fuggire se stesso; non aveva più la for.r.adi elevare una protesta vigo.. rosa e c1uesta inerzia gli pesava. Tut– tavia il despota del Kremlino teme– va sos1>et1osamente un intervento a– perto con il quale l'iUustre scrittore avrebbe potuto pronunciarsi contro il regime. E come sempre, Sta1in trovò al momemo voluto il nte::;o più e/fica. ce. Ques1a volta, questo mczr.o era una bomboniera: si, una bombonie– ra rossa - o piuttosto rosa, guami– tn di ,m nastro di seta pii1 vivo. In una parola. qualchecosa '(il molto grazioso. Credo ancora di avere que~ st'oggetto sotto gli occhi: stava sulla tavola da letto di Gorki che era con– tento di poter offrire delle caramel1e ai suoi visitatori. Quel giorno ne di– stribuì generosamente ai due infer– mieri che ]o curavano ed egli stesso ne mangiò qualcuno. Un'ora pii1 tar– <li, tutti e I.re furono presi da violen. ti dolori cli alomaco; un'ora ancor.a e la morte aveva fatto la eua OJ>era. Un'autopsia fu subito fatta. Il riml– t.ato? Rispose alle nostre peggiori paure: Corki ed i suoi compagni e– rano morti 1>eravvelenamento. Noi, medici, non potevamo cheta– cere. Anche quando dal KremJino fu dettata una versione uI6ciale asso. Jutamente lalsa sulla morte di Gor– ki,1 noi nou la smentimmo. Ma il 1 Gorki n1orì il 18 giugno 1936. Il bol• lc11ino medico su1la morie di Gorki, pub• blicruo il 20 giugno, diceva che quelli ave– va - d11lprimo giugno « preso un'influen• :a che d complicò in seguito di un catarro nostro sileID!io non e.i salvò affatto. Voci correvano a Mosca; si n1or– morava che Gorki era stato assas– sinato. « Soso l' aveva avvelenalo », si diceva. Questi rumori contra– riarono fortemente Stali11. Bisogna– va dare il cambio designando .alla vendetta pubblica, con una nuova versione uefrcialc, i « veri colpevo– li ». Era pili semplice, ben inteso, accusare i medici fìnnatari del bol– letlino medico, di questo delitto. Fummo cacciati in prigione sotto la accusa di avere avvelenato Gorki. Per quale scopo con c111ale progetto? Vomande assurde. Non poteva es• sere che per del danaro e su ordine dei gnrppi fascisti e capitalisti. Quanto alla fine, voi la conosce– te .... » Questo racconto, ognuno può ca- 1>irlo, è rimasto impresso nella mia memoria. Mi sono sfor7,ata <li ripro. durlo qui così come esso è stato re– gistrato nelJa mia mente, senza ag• giungervi nè togliervi una parola. 1 0n nascondo che se io non lo avessi raccolto dalle labbra di Plet– nev stesso - che avevo imparato a rispettare profondamente - e se tut– to ciò non fosse capitato dopo due amri di permanenza nelle 1>rigioni e nei campi sovietici dove si impara a conoscere jJ disotto del regime, a– vrei trovato <1uest'avvent11ra invero.. simile. Perchè Stalin se voJe,•a sha– raz:r,arsi di Gorki, a,·.rebhe avuto bi– sogno di ricorrere a <1uestiespedien– ti di cattivo romanzo poliziesco, con bomboniera rosa e caramelJc avvele. delle vie respiratorie s111>eriori e di conge• uione polmonare». La mafouia prese una grave piego. " in sesuito ad oltera:ioni ero• nicl1e subite dal cuore, le arterie e sopra. tutto i polmoni, ecc.... •·

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