Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956

- dominanti la &cena polemica - tra l'impero di .Mosea e quello di Washington, se i loro reggitori non tro\•ano vie di competizioni pacifi– che. l~d Eisenhower, e Malenkov sanno che la guerra ·è durata anche troppo. Sanno che se continuasse an– cora questa tensione, l'Ignoto si aprì. rebbc dinanzi ai loro troni: e l'igno. to fa più paura ai dominatori che ai dominati. Si intenderanno. Potremo alfine - lo auguriamo - conoscere dei russi tra noi, andare nel loro paese, ristabilire con quei popoli i contatti a cui anela la nostra comune umanilà? Allora nessuno più oserà parlarci di <<comunismo». Si giungerà a parlare, più onestamente, di « capi– talismo di Staio»: che è Ja realtà 80• ciale della !Russia, e non si potrà J>iù oltre negarla quando se ne possa ave. re conoscenza diretta. E potremo aUora tirare le somme di ciò che oggi significhi la morte di Stalin: scomparsa del tiranno maggiore che sia mai apparso nella storia umana - d'un tale tiranno che la .sola mancanza della sua presenza già rende J'<aria più respirabile per tutti, ed allontana dal mondo le più 1)8urose tra le molte lllinaccie oggi incombenti su di noi, per la nostra follia, per la nostra stupidità. La lezione finale è semplice. Stalin non ha costruito che wi Jw. poro, partendo da propositi di li– bertà. L'intenderanno i molti che, ambi. ziosi od illusi, sognano tuttora che la Jibertà si possa realizzarla con mezzi di iHibertà? che alla società aperta di domani si giunga conquistando il potere neUa società chiusa del pre. sente? che i servi J>ossano venir li– berati dall'azione illuminata di éli– tes giunte al vertice dell'autorità? Stalin è morto, alfine. Viva 1a rivoluzione sociale. V. LENIN E STALIN Alcuni giorni dopo il primo attacco del nialei che doveva portarlo ali.a tomba il 21 gennaio 1924. nel suo teuamento politico datalo il 25 dicembre 1922, Lenin affermava che « ìl cumpogno Stalin, 1liuenk1to Segretario Generale del partito, l1aconcentrato ru?Ucsul! mani un potere t>norme, e io sono tutt'altro cl1e sicuro che egli sia capace di ware quel potere con suffì.cie,ite discernimento ». E in data 4 gennaio aggiungeva: « Posucrip– tum: Stalin è troppo brutale, e questo difetto, perfettamente sopportabile nelle relazioni. tra di rioi comuni!lti, diventa in.sopportabile 11elposto di Segretario Generale del partilo. In conseguen:a, propongo cl1e i compagni trovino un me::o per allontanare Skllin do q,iel pasto, sostituernlolo co11u11altro uomo cl1e sia diverso da lui. in meglio, e partico• larme11te che sia più pa:iente, più leale, più cortese, piU attento all'opinione chi conl-– pagni, meno capricciow ecc. ». Successivamente, 10110 la data del 5 mano 1923, aggiungeva una nota assai vigoroaa, nella qunle 3nn11nf'i:iva di voler rompere« ogni contatto per.sonllle con Stalin», e il giorno ~cguenlc scriveva una lcttt"ra ai comunis1i georgiani Makharadze e Mdivani, 3ssicurando loro il suo appoggio nella lotta contro Stalin, e affermando di euere « rivoltato dall'ar• rogan:'l di Ordgio11ikid%f!e dalla conniven:a di Stalin e di D.:ier:iruki •· 539

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