Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956

GESU' PROFETA DELLA LAICITA'? G ESù, fu un rivoluzionario so. ciale o un nazionalista, Wl ciar– latano o un fanatico, un mistico della religioni' ebraica o un libero pcusutore, un demagogo o un inizia– to ai Misteri? t egli esistito? Qua– l'era il suo vero nome, Ja sua fami– glia, i suoi ascendenti? Quale (u Ja ,era sostanza della sua vita e della su.1 morale? « Qual'era la canzone che cantavano le sirene )) si chiede Edgard 1Poe al principio di un cele– bre racconto, ed egli conclude che questo problema non è Corse Cuori di ogni supposizione possibile per chl sa prenderlo da.I lato buono. Sarù permesso d' intervenire in una discussione molto dotta, a me che non ho che le quali.fiche che de-– rivano da un:». certa dose di senso critico e da tma mancanza quasi com– pleta di pregiudizi religiosi? Nonostante tutla l'ingegnosità de– gli eruditi, io J>Cnso clìe il documen. to essenziale, neJJ'« affare cU Ge– sìi >1, è la testimonianza scritta, an– che se indiretta, che resta legata a questo nome leggendario. Pretende– re di trovare dietro il Socrate di Plato11c e i I Senofonte un « vero So– crate » mi pare tw impegno abba– stanza inutile. Con più ragione è molto presuntuoso pretendere di ri– costituire il 1< vero Cesìi ,, partcnclo da qualche indizio arbitrariamente sostituito alla tradizione evangelica. Lo stesso sforzo che consiste nel ri. montare da 1.m'opcra diretta al suo autore, per esempio dai poemi ome. rici alla biogrn.fia di Omero, -dall'e– rcdit.ìt shakspcriuna alla vila di Shakspcare o del pseudo-Shakspeare, si è.rilevato completamente infocon– clo cd ingannatore. A ciò si aggiungo il carattere negativo di ogni tenta• tivo che consiste a d.isfare sul piano estetico una creazione umana che ha assorbito un destino individuale, per risalire a degli elementi che non so– no che la materia prima di questa creazione. Ho un solo vantaggio sugli scien– ziati esegeti: l'ignoranza dei labi– rinti che es.si hanno tracciato. Ho sui cred.enti, una sola carta buona nel mio gioco: quella di aver letto la Bibbia in età matura, senzu nes– suna incu.1cazione religiosa preven– tiva, e di averla letta come ho letto Shnkspeare o Pla1one, per il mio piacere, in esteso senza spezzcttature artificiali, senza un commento pe– sante, senza una scelta imposta da una qualsiasi guida. La mia curio– si1;, è stata anzi soddisfatta dallu Ge– nesi a San Paolo. Ho visto fonnarsi un'immagine d'insieme del giudai– smo tradizionale e del posto che Cri– sto ha nella sua evoluzione nel pun– to d"incontro deJla tradizione sa• cerdotalc di Mosè e dell'inlluenza greco-latina, rappresentata dal pro- 581

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