Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956

tando il Concordato l'obbligo per lo Stato di istituire corsi di religione nelle scuole, non l'obbligo per i cit– tadini, insegnanti o alunni, di pren. dervi parte. li Concordato è un patto fra due parti, lo Stato e Ja Chiesa. Se Ja Chiesa ha interesse a dare a quel palio un'interpretazione estensiva, lo Stato non può dare ad esso che l'interpretazione consentita dalle sue Jeggi fondamentali, cioè della Costi. tuzione della Repubblica. Il principio della laicità non è a– lieno alla Repubblica italiana, se si guarda alle ·linee fondamentali della sua Costituzione. Esso è reso parzial. mente inoperante da <Jualche dispo– sizioni del Concordato. È evidente però, oltre che legittimo, che que– ste, là dove contrastano con lo spi– rito e con la lettera della Costitu– zione, espressione della civiltà lai– ca, debbono cedere il 1passoai dirit. ti fondamentali dei cittadini, che Ja Costituzione sancisce. Ubi maior mi– nor cessat. LUIGI RODELLJ da: La Cultura Popolare, a. XXVUI. n. 2, 19S6. DORMIENTI CHE NON DORMONO Le croMche han dato posti di prim11p11ginaai lavoratori apagnoli, negli ultimi tempi. Una ond11ta di bcioperi s'è estesa un poco su tutte le regioni, strani scioperi di gente tranquilla che non si lasciava tentare a scendere sul terreno della violenza dove sareh• bero rimasli facile preda del Governo e dei suoi accoliti, e che pure dimostrava nei fatti di eucre molto meno dormiente di quanto poteuc sembrare ai distratti osservatori slranieri, Noi sappiamo da sempre che il popolo spagnolo non dorme, non si addomestica, non è rassegnato, Non s'è mosso prima d'ora - o s'è mosso 1)0chissimo - -101perchè i molti s1roti di forze-armate docili agli ordini di Franco e della sua gang lo banno im– pedi10 cou ln violenza. Ma non dormiva, non dorme. Anche per una ragione fisiologica: chtl ehi ha r.,me non JIUÒ prendere sonno: ed 11popolo spagnolo ha fame, Le imprese industriali maggiori hanno concesso ai propri scioperanti aumenti di– cono i giornali, anche del 40%. Questa pcrrentu11le, non uscita dalla fantasia d'un ro– manziere m11vera vera vera, indica meglio d'ogni discorso a che impensabile livello aia ridouo il tenore di vita del lavor11tore medio in Spagna. Il rcgimtl 1pai;nolo, lo S1ato spagnolo con umi i 1uoi pun1elli, davvero 10n la ver– gogna dell'Europa. Ed è un senso profondo nel fono che a breve diunnza di tempo 1i seguann le t1(!:ita1ionidegli s1udenti univenitari e le agitazioni degli operai delle fab– brirhe, 1;u un l)iano e con modi che non possono in neuun modo etichcuani PC, anzi in ~endi evidenti di libertà. (ChA il Governo di Franco abbia fottn la faccia feroce, minacciando al &olito di far cascare il mnndo sugli indus1riali colpevoli di nver troppo concesso, non 1tupitce. Ma non v'è d11credere che gli i11du1Lriali11iancostringibili come i lavoratori .••). 580

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