Volontà - anno IX - n.10-11 - 1 maggio 1956

STALIN, IL GRANDE NEMICO. S TALJN, alfìnc, è morto. A ·Mosca il suo popolo ha sfilato in colonna per sedici, centinaia di migliaia di persone, d.icooo, davanti' alla salma. Ed in tutto il mondo i ~uoi affini, i politici di mestiere tut– ti, si sono commossi: un irrefrena– bile moto di ammfrazione Ji ha per. t'Orsi nell'attimo de.Ila morte di un sì illustre statista. Perfino il Papa ba pregalo per lui. E troppa gente col– ta ha ripetuto, anch'essa ubbidiente ,:;enza saperlo: gli storici del futuro damnno su dj lui un giudizio in ve– rità, ma certo era grand'uomo. Noi, noi che ci teniamo risoluta– mente fuori delle macchine politi– i·he attuali, e non ci lega nè impac– ci.a alcuna omertà, noi possiamo re– siare anrhe di fronte a Stalin morto abbastanza <li.staccati per .negargli la nostra aimnirazione. E non pcrchè fosse nostro-.nemico: chè ai nostri wmici in fondo vogliamo bene, e pili volte abbiamo mostrato nella storia la nostra capacità di lottare contro di essi, ed anche di ucciderli, • Ripubblirhiamo ques1e nos1re conside– razioni, e&J)O&le al tempo della morte fisica di S1alin (v, Yoloruù, a. VII, n. 3, 15 apri– le 1953) J)Crchè in massimn ci appaiono tUI• toro adone 1•cr In nuova-morte del ~liun- 1ore, or11 follo n pezzi e distrutto o ma11- gia10 dui di11a1ori suoi succeuori - nes– ~uno dei <1unli è miglfore di Jui. senza odio. iMa perchè egli, Stalin, era un nemico dell'mnano: nno del– la specie che risospinge gli uomini e donne verso i recinti della nostra remota storia di bestie, e per <Juesti noi (>Orti.amo nel cuore una iosop– primibiJe tensione negativa, che sor– ge daJ profondo della nostra umani– tà, che vale pili d'ogni giudizio di .storici avvenire. La folla reverente di \Mosca per Stalin è l'e<1uivalen1c della (olla re– verente di lBuenos Aires per Evita <.Péron. E gli ammiratori colti di Stalin in tullo il mondo ~on tra la gente che ha sempre invidiato il suo brrado di successo poliLico, la sua ge– lid.a forza, <1uella che gli ha permes– so di eliminare via via tutti i con– correnti, fino a propoMi di divenire cd a divenire di fatto 1>adrone asso– luto del suo popolo. Chi tra i voli- 1ici, infatti, anche quando parlano di democrazia, può negare che tale è il loro sogno comune, e quando non vi riescono ,100 è perchè non lo vogliono, ma proprio perchè non ne sono capaci? Stalin giovane: ecco una persona che nessuno evoca, e che .a noi su– scita dentro tuttora tanta simpatia. Stalin espropriatorc. Stalin confina– to o esiliato. Stalin, insomma, com• battente diretto per la rivoluzione 535

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